Nella mitologia celtica, l'altromondo (in inglese: Otherworld) è il reame delle divinità e possibilmente anche dei morti.[1]
Nella mitologia gaelica e britannica, solitamente il luogo viene descritto come un regno soprannaturale di eterna giovinezza, bellezza, salute, abbondanza e gioia.[2] L'altromondo è sfuggente, ma vari eroi mitici lo visitano attraverso un'occasione particolare oppure in caso siano invitati da uno dei residenti locali. Spesso il reame viene raggiunto entrando in antichi tumuli e grotte, andando sott'acqua oppure attraversando il mare occidentale.[2] A volte viene citato che l'altromondo sia situato al confine della terra, colpito da fenomeni come la Féth fíada (lett. "nebbia magica"), improvvisi cambiamenti climatici oppure appaiono esseri divini o animali insoliti.[3][4] Una donna ultraterrena può invitare un eroe nell'altromondo, offrendo una mela o un ramo d'argento di una mela oppure una palla di filo mentre si snoda.[4][5]
Nella mitologia gallese, l'altromondo viene chiamato Annwn mentre nel ciclo arturiano viene nominato come Avalon.[6][7] Nella mitologia irlandese ha svariati nomi tra cui Tír na nÓg, Mag Mell e Emain Ablach. Nel mito irlandese c'è anche Tech Duinn, la dimora del dio Donn dove si radunano le anime dei morti.[8]
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