Emicorporectomia | |
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Procedura chirurgica | |
Tipo | Chirurgia |
Anestesia | anestesia generale |
Sinonimi | |
Amputazione translombare |
L'emicorporectomia è una procedura di chirurgia radicale in cui si amputa la parte di corpo al di sotto della vita, recidendo la colonna vertebrale all'altezza della zona lombare. Questa procedura rimuove le gambe, gli organi genitali (sia quelli interni che quelli esterni), le ossa pelviche, l'ano, il retto e buona parte dell'apparato urinario[1][2]. Considerata l'enorme menomazione da essa causata, questa tecnica è considerata solo come ultima risorsa per quei pazienti affetti da gravi malattie potenzialmente fatali quali osteomieliti e tumori o gravi traumi e piaghe da decubito incurabili riguardanti la regione del bacino[3].
Ad oggi, in letteratura medica sono state riportate solo poche dozzine di casi di emicorporectomia[4].
Occorre dire che, per quanto ormai generalmente accettato, il nome di questa procedura non è lessicalmente corretto. Con il prefisso emi-, infatti, ci si riferisce generalmente a una delle due parti, destra o sinistra, del corpo (vedasi ad esempio l'uso che se ne fa nel termine emiplegia) e non ad una delle due parti di un corpo tagliato longitudinalmente. Per riflettere più fedelmente la natura di questa procedura, essa dovrebbe in effetti essere chiamata "paracorporectomia".[senza fonte]
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