Genuflessione del sacerdote e dei ministri della Messa, all'arrivo all'altare e alla partenza, se nel presbiterio c'è un tabernacolo con il Santissimo Sacramento[1]
La genuflessione è l'atto di piegare una delle due ginocchia fino a toccare terra.[1] Fin dai tempi più antichi è stata considerata un gesto di rispetto nei confronti di qualcuno reputato molto più importante. Si distingue dall'atteggiamento di sostare in ginocchio per un certo tempo, come nella preghiera o individuale o collettiva.[2]
La parola italiana, di derivazione latina, inizialmente indicava l'atto di sostare in ginocchio per un certo tempo (con una o entrambe le ginocchia), mentre dal Medioevo in poi divenne l'atto di piegare il ginocchio fino a terra per poi rialzarsi.
^(EN) John Allen, Desmond Tutu, Chicago Review Press, 1º settembre 2008, ISBN 1556527985. ultimo accesso 8 novembre 2012. Gli anglicani più devoti e fedeli alla tradizione si genuflettono mentre passano davanti al Santissimo Sacramento
^(EN) John H. Armstrong, Paul E. Eagle, Understanding Four Views on the Lord's Supper, Zondervan, 26 maggio 2009, ISBN 0310542758. I Luterani onorano Gesù, dovunque Egli sia presente, inclusi i Sacramenti. Lutero era solito inginocchiarsi anche davanti al fonte battesimale
^(EN) Kristen Johnson Ingram, Beyond Words, Church Publishing, Inc., 2004, p. 27. ISBN 0819219738. ultimo accesso 8 novembre 2012.