A7V | |
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Descrizione | |
Tipo | Carro armato pesante |
Equipaggio | 18 o 19 |
Progettista | Joseph Vollmer |
Costruttore | Daimler-Motoren-Gesellschaft Krupp Röchling |
Data impostazione | Fine 1916 |
Data primo collaudo | 30 aprile 1917 |
Data entrata in servizio | Estate 1917 |
Data ritiro dal servizio | 1919 |
Utilizzatore principale | ![]() |
Esemplari | 20 |
Sviluppato dal | Trattore Holt |
Altre varianti | Vedi qui |
Dimensioni e peso | |
Lunghezza | 7,35 m |
Larghezza | 3,05 m |
Altezza | 3,30 m |
Peso | 27,21-33,70 t |
Capacità combustibile | 500 l |
Propulsione e tecnica | |
Motore | 2 Daimler 165204 a 4 cilindri, alimentati a benzina |
Potenza | 100 hp a 900 giri al minuto cadauno |
Trazione | Cingolata |
Sospensioni | A molle elicoidali |
Prestazioni | |
Velocità max | 15 km/h |
Velocità su strada | 9-10 km/h |
Velocità fuori strada | 6 km/h |
Autonomia | 70 km 35 km fuoristrada |
Pendenza max | 16° |
Armamento e corazzatura | |
Armamento primario | 1 cannone Maxim-Nordenfelt da 57 mm |
Armamento secondario | 6 mitragliatrici MG 08 da 7,92 mm |
Capacità | 300-400 granate 10 000-15 000 cartucce |
Corazzatura frontale | 30 mm |
Corazzatura laterale | 16 o 20 mm |
Corazzatura posteriore | 20 mm |
Corazzatura superiore | 15 mm |
Fonti citate nel corpo del testo | |
voci di carri armati presenti su Wikipedia |
L'A7V è stato un carro armato dell'Esercito imperiale tedesco durante la prima guerra mondiale, primo mezzo cingolato e corazzato a diventare operativo nelle forze armate della Germania.
Progettato tra il 1916 e il 1917 dall'ingegner Joseph Vollmer, a capo del comitato Allgemeine Kriegsdepartement 7, Abteilung Verkehrwesen (da cui il nome), basava la propria meccanica sul trattore agricolo Holt cui furono accoppiati una squadrata sovrastruttura corazzata e due motori della Daimler; fu armato con un pezzo Maxim-Nordenfelt da 57 mm e sei mitragliatrici MG 08 da 7,92 mm. Fu comunque oggetto di molte discussioni negli alti comandi che, alla fine, autorizzarono una produzione di soli venti esemplari, ripartiti in tre unità specificamente costituite. I mezzi e gli equipaggi si addestrarono nelle retrovie del fronte occidentale ed ebbero il proprio debutto operativo con l'Offensiva di primavera, il 21 marzo 1918. Il mese successivo (24 aprile) furono protagonisti dei primi due combattimenti tra carri armati della storia, a Villers-Bretonneux contro dei Mark IV e a Cachy contro alcuni Medium Mark A Whippet. Combatterono poi nelle battaglie dell'Aisne e della Marna, contribuendo a successi locali che, però, non influirono sulla situazione strategica complessiva del fronte occidentale. Per quanto più corazzati dei carri armati schierati dall'Intesa e in molti casi con armamento più numeroso, gli A7V scontavano una meccanica piuttosto fragile e una spiccata difficoltà ad affrontare i terreni sconvolti da bombardamenti, cedevoli o disseminati di macerie: in diversi, infatti, furono abbandonati o sabotati dei tedeschi dopo essere rimasti immobilizzati.
Progressivamente usurati dall'uso intenso e dalle perdite in azione, gli ultimi veicoli funzionanti caddero in mano ai francesi appena fuori Wiesbaden, l'11 novembre 1918. Tutti gli A7V, compresi i relitti, furono smantellati negli anni successivi, eccettuato il n. 506 con nome di battaglia "Mephisto": catturato dagli australiani nell'estate 1918, è in mostra all'Australian War Memorial di Canberra.
Dall'A7V i tedeschi trassero un carro armato a cingoli avvolgenti, fabbricato solo in un esemplare e presto demolito a causa della sua ingovernabilità. La versione da trasporto, invece, privata di armi e corazzatura, fu prodotta in alcune decine di esemplari e conobbe un certo utilizzo, anche come vettore per macchinari di scavo.
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