A7V

A7V
Il carro n. 543 "Adalbert" (nome sbiadito sul muso) su un pianale ferroviario: inizialmente battezzato "Hagen", a fine guerra era stato ridenominato "König Wilhelm"[1]
Descrizione
TipoCarro armato pesante
Equipaggio18 o 19
ProgettistaJoseph Vollmer
CostruttoreDaimler-Motoren-Gesellschaft
Krupp
Röchling
Data impostazioneFine 1916
Data primo collaudo30 aprile 1917
Data entrata in servizioEstate 1917
Data ritiro dal servizio1919
Utilizzatore principaleBandiera della Germania Impero tedesco
Esemplari20
Sviluppato dalTrattore Holt
Altre variantiVedi qui
Dimensioni e peso
Lunghezza7,35 m
Larghezza3,05 m
Altezza3,30 m
Peso27,21-33,70 t
Capacità combustibile500 l
Propulsione e tecnica
Motore2 Daimler 165204 a 4 cilindri, alimentati a benzina
Potenza100 hp a 900 giri al minuto cadauno
TrazioneCingolata
SospensioniA molle elicoidali
Prestazioni
Velocità max15 km/h
Velocità su strada9-10 km/h
Velocità fuori strada6 km/h
Autonomia70 km
35 km fuoristrada
Pendenza max16°
Armamento e corazzatura
Armamento primario1 cannone Maxim-Nordenfelt da 57 mm
Armamento secondario6 mitragliatrici MG 08 da 7,92 mm
Capacità300-400 granate
10 000-15 000 cartucce
Corazzatura frontale30 mm
Corazzatura laterale16 o 20 mm
Corazzatura posteriore20 mm
Corazzatura superiore15 mm
Fonti citate nel corpo del testo
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L'A7V è stato un carro armato dell'Esercito imperiale tedesco durante la prima guerra mondiale, primo mezzo cingolato e corazzato a diventare operativo nelle forze armate della Germania.

Progettato tra il 1916 e il 1917 dall'ingegner Joseph Vollmer, a capo del comitato Allgemeine Kriegsdepartement 7, Abteilung Verkehrwesen (da cui il nome), basava la propria meccanica sul trattore agricolo Holt cui furono accoppiati una squadrata sovrastruttura corazzata e due motori della Daimler; fu armato con un pezzo Maxim-Nordenfelt da 57 mm e sei mitragliatrici MG 08 da 7,92 mm. Fu comunque oggetto di molte discussioni negli alti comandi che, alla fine, autorizzarono una produzione di soli venti esemplari, ripartiti in tre unità specificamente costituite. I mezzi e gli equipaggi si addestrarono nelle retrovie del fronte occidentale ed ebbero il proprio debutto operativo con l'Offensiva di primavera, il 21 marzo 1918. Il mese successivo (24 aprile) furono protagonisti dei primi due combattimenti tra carri armati della storia, a Villers-Bretonneux contro dei Mark IV e a Cachy contro alcuni Medium Mark A Whippet. Combatterono poi nelle battaglie dell'Aisne e della Marna, contribuendo a successi locali che, però, non influirono sulla situazione strategica complessiva del fronte occidentale. Per quanto più corazzati dei carri armati schierati dall'Intesa e in molti casi con armamento più numeroso, gli A7V scontavano una meccanica piuttosto fragile e una spiccata difficoltà ad affrontare i terreni sconvolti da bombardamenti, cedevoli o disseminati di macerie: in diversi, infatti, furono abbandonati o sabotati dei tedeschi dopo essere rimasti immobilizzati.

Progressivamente usurati dall'uso intenso e dalle perdite in azione, gli ultimi veicoli funzionanti caddero in mano ai francesi appena fuori Wiesbaden, l'11 novembre 1918. Tutti gli A7V, compresi i relitti, furono smantellati negli anni successivi, eccettuato il n. 506 con nome di battaglia "Mephisto": catturato dagli australiani nell'estate 1918, è in mostra all'Australian War Memorial di Canberra.

Dall'A7V i tedeschi trassero un carro armato a cingoli avvolgenti, fabbricato solo in un esemplare e presto demolito a causa della sua ingovernabilità. La versione da trasporto, invece, privata di armi e corazzatura, fu prodotta in alcune decine di esemplari e conobbe un certo utilizzo, anche come vettore per macchinari di scavo.


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