Abu Simbel

Abu Simbel
أبو سنبل
Per-Ramesses-Miamon (tempio maggiore)
CiviltàAntico Egitto
UtilizzoTempio commemorativo
StileRupestre
EpocaXIX dinastia egizia
Localizzazione
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
GovernatoratoAssuan
Dimensioni
Superficie417 000 
Altezza33 metri
Larghezza38 metri
Scavi
Data scoperta1813
ArcheologoJohann Ludwig Burckhardt
Mappa di localizzazione
Map
 Bene protetto dall'UNESCO
Abu Simbel
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(i) (iii) (vi)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1979
Scheda UNESCO(EN) Nubian Monuments from Abu Simbel to Philae
(FR) Abu Simbel

Abu Simbel e Isambul (in arabo أبو سنبل o أبو سمبل?) è un sito archeologico dell'Egitto. Si trova nel governatorato di Assuan, nell'Egitto meridionale, sulla riva occidentale del lago Nasser, circa 280 km a sud-ovest di Assuan per via stradale.

Il complesso archeologico del sito di Abu Simbel, in egizio Meha,[1] è composto principalmente da due enormi templi in roccia, detti templi rupestri ricavati dal fianco della montagna dal faraone Ramses II nel XIII secolo a.C., eretti per intimidire i vicini Nubiani e per commemorare la vittoria nella battaglia di Qadeš.

Il sito archeologico fu scoperto il 22 marzo 1813[1] dallo svizzero Johann Ludwig Burckhardt, quasi completamente ricoperto di sabbia, e fu violato per la prima volta il 4 agosto 1817[1] dall'archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni.[2] Nel 1979 è stato riconosciuto come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

  1. ^ a b c Maurizio Damiano-Appia, Dizionario enciclopedico dell'antico Egitto e delle civiltà nubiane, pag.23
  2. ^ Edda Bresciani, Grande enciclopedia illustrata dell'antico Egitto, pag. 26

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