Accolito

L'accòlito (ripreso dal greco ἁκόλουθος, pronuncia: akòlutos, derivato da akóloythos [= compagno di viaggio, derivato di kéleythos sentiero][1], reso in latino tardo acòlythus, corrispondente nel significato al latino sequens o comes: seguace, attendente) è un ministro di culto in aiuto del diacono e a servizio del sacerdote all'altare e nelle processioni e in altri atti di culto in alcune Chiese cristiane: nella Chiesa cattolica, nelle Chiese della Comunione anglicana, nelle Chiese luterane, in alcune Chiese metodiste e nelle Chiese armene[2]. Il termine indica propriamente colui che ha ricevuto l'accolitato e anche i ministranti, che svolgono alcune delle funzioni dell'accolito istituito od ordinato. Si distingue quindi l'accolito istituito od ordinato dall'accolito facente funzioni. Quest'ultimo non ha tutte le facoltà dell'accolito istituito od ordinato. In alcune Chiese ortodosse il termine accolito indica i ministranti.

  1. ^ Moretti & Frascati, op. cit.. URL consultato il 27 gennaio 2021.. Il Moroni, op. cit., p. 59, dice che il nome di "accoliti" fu dato dagli antichi Greci a coloro si dimostrarono fermamente invariabili nelle loro risoluzioni.
  2. ^ Cfr. Filippo Oppenheim, op. cit., p. 198.

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