Affare XYZ

Una caricatura politica britannica dell'epoca che raffigura la vicenda: gli Stati Uniti (l'America) sono rappresentati dalla donna, che viene borseggiata da cinque francesi. Il gruppetto a destra rappresenta altri paesi europei; John Bull, che impersona la Gran Bretagna, siede ridendo su una collina.

L'affare XYZ fu un episodio politico e diplomatico che ebbe luogo tra il 1797 e il 1798, nei primi mesi d'amministrazione della presidenza di John Adams, e coinvolse gli Stati Uniti d'America e la Francia repubblicana, evolvendosi fino a portare ad una guerra non dichiarata tra le due nazioni nota come quasi-guerra.[1] Il nome deriva dall'utilizzo nei documenti pubblici rilasciati dall'amministrazione Adams delle lettere X, Y e Z al posto dei nomi dei diplomatici francesi coinvolti.

Alla fine del XVIII secolo, il governo rivoluzionario francese, rappresentato dal Direttorio, incontrava grossi problemi a finanziare le sue guerre in Europa. Molti leader francesi erano inoltre irritati del fatto che gli Stati Uniti avessero stipulato il trattato di Jay con la Gran Bretagna nel 1794. Di conseguenza nel 1796 i francesi decisero di emettere un ordine che consentiva alla Marina francese il sequestro di navi mercantili statunitensi, accuratamente programmato per catturarne di sorpresa il maggior numero possibile. Il presidente John Adams inviò nel luglio 1797 tre diplomatici statunitensi per tentare di ripristinare l'armonia tra gli Stati Uniti e la Francia: Charles Cotesworth Pinckney, John Marshall e Elbridge Gerry. Questi però non riuscirono a ottenere un incontro ufficiale con il ministro degli Esteri francese, il marchese Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, e furono invece avvicinati attraverso canali informali da agenti del ministro, il britannico Nicholas Hubbard (successivamente indicato con la lettera W), Jean Hottinguer (X), Pierre Bellamy (Y) e Lucien Hauteval (Z), che chiesero tangenti per il marchese e un prestito agevolato per la Francia prima d'intavolare un qualsiasi tipo di negoziato formale[2].

Sebbene richieste del genere non fossero rare nella diplomazia europea del tempo, gli statunitensi ne rimasero scandalizzati e alla fine lasciarono la Francia senza impegnarsi in negoziati formali, anche perché erano molto scettici sul fatto che una qualunque concessione avesse potuto determinare un reale cambio di rotta nella politica francese[2]. Solo Gerry, nel tentativo di evitare una guerra aperta, rimase ancora per diversi mesi e i suoi scambi diplomatici con Talleyrand posero le basi per la successiva fine delle ostilità diplomatiche e militari. La notizia del fallimento della missione diplomatica provocò una tempesta politica negli Stati Uniti e scatenò un'ondata di risentimento antifrancese in tutto il paese[3], portando di fatto le due nazioni alla succitata quasi-guerra (1798-1800). I federalisti, che controllavano il governo statunitense, approfittarono dell'ira nazionale per ricostruire militarmente la nazione. Attaccarono inoltre i jeffersoniani Repubblicani per la loro posizione filo-francese, ed Elbridge Gerry (non schierato politicamente in quel momento) per il suo ruolo nel fallimento della missione. La pace fu restaurata con la convenzione del 1800, conosciuta anche come trattato di Mortefontaine[4].

  1. ^ (EN) XYZ Affair | United States history | Britannica, su www.britannica.com. URL consultato il 26 febbraio 2023.
  2. ^ a b (EN) Milestones: 1784–1800, su history.state.gov. URL consultato il 20 dicembre 2014.
  3. ^ (EN) Military history - The Quasi War, su militaryhistory.about.com. URL consultato il 19 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2012).
  4. ^ (EN) The XYZ Affair, su john-adams-heritage.com. URL consultato il 31 dicembre 2014.

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