al-Ḥārith ibn Surayj (in arabo الحارث بن سريج?; ... – Merv, marzo 746) è stato un rivoluzionario arabo.
Abū Ḥātim al-Ḥārith b. Surayj b. Yazīd b. Sawā b. Ward b. Murra b. Sufyān, dei Banū Mujāshiʿ b. Dārim al-Tamīmī[1], questo il nome per esteso (in arabo أبو حاتم الحارِث بن سُرَيج بن يَزيد?), lanciò e condusse una vasta rivolta sociale e religiosa anti-omayyade in Khorasan e Transoxiana, che anticipò la cosiddetta "Rivoluzione abbaside".
La rivolta di al-Ḥārith iniziò nel 734, interpretando delle forti lamentele e l'avversione degli agricoltori arabi locali e dell'elemento indigeno persiano, di recente islamizzazione (mawālī), per il mancato riconoscimento dei diritti di parità con l'elemento islamico arabo, motivati da esigenze fiscali, dal califfato omayyade. Per questo motivo egli è stato definito da Henrik Samuel Nyberg un "murgita politico".
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