Alessandro Scarlatti

Alessandro Scarlatti

Alessandro Scarlatti (Palermo, 2 maggio 1660Napoli, 24 ottobre 1725) è stato un compositore italiano di musica barocca. Considerato dai musicologi come uno dei più importanti rappresentanti della scuola musicale napoletana, fu il maggiore compositore d'opera italiano tra la fine del XVII e l'inizio del XVIII secolo.

Soprannominato dai suoi contemporanei “l'Orfeo italiano”, divise la sua carriera tra Napoli e Roma, dove ricevette la sua formazione; proprio alla città papale è destinata una parte significativa della sua produzione. È spesso considerato il fondatore della scuola musicale napoletana, sebbene ne sia solo stato il rappresentante più illustre e più fruttuoso: il suo contributo, la sua originalità e la sua influenza furono essenziali, oltre che duraturi, sia in Italia che in Europa.

Particolarmente noto per le sue opere, portò ai suoi massimi sviluppi la tradizione drammatica italiana, iniziata da Monteverdi all'inizio del XVII secolo e proseguita da Cesti, Cavalli, Carissimi, Legrenzi e Stradella, progettando la forma definitiva dell'aria con da capo, imitata in tutta Europa. Fu inoltre l'inventore dell'ouverture italiana in tre movimenti (che rivestì una fondamentale importanza nello sviluppo della sinfonia), della sonata in quattro parti (progenitrice del moderno quartetto d'archi)[1], e della tecnica dello sviluppo motivico[2]. Fu un modello di riferimento per il teatro musicale del suo tempo, come evocato dalla produzione italiana di Händel, il quale fu profondamente influenzato dalla sua musica teatrale[2]. Eclettico, Scarlatti toccò anche tutti gli altri generi praticati nel suo tempo, dalla sonata al concerto grosso, dal mottetto alla messa, dall'oratorio alla cantata, genere quest'ultimo di cui fu maestro indiscusso.

Fu il padre del compositore Domenico Scarlatti, ricordato per il suo fondamentale apporto alla sonata per clavicembalo del XVIII secolo.


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