Algirdas

Disambiguazione – Se stai cercando il nome proprio di persona, vedi Algirdas (nome).
Algirdas
Ritratto immaginario di Algirdas realizzato da Alessandro Guagnini nel 1578
Principe di Vicebsk
In carica1320 –
1345
PredecessoreJaroslav di Vicebsk
SuccessoreUliana di Tver'
Granduca di Lituania
In carica1345 –
1377
PredecessoreJaunutis
SuccessoreJogaila
Nascitacirca 1296
MorteVilnius, 24 maggio 1377
DinastiaGediminidi
PadreGediminas
MadreJewna
ConiugiMaria di Vicebsk
Uliana di Tver'
Figlivedi Discendenza
ReligionePaganesimo

Algirdas (in latino Olgerdus, in bielorusso Альгерд?, Aĺhierd, in polacco Olgierd; 1296 circa – Vilnius, 24 maggio 1377) fu granduca di Lituania dal 1345 al 1377, anno della sua morte.

Figlio dell'influente granduca Gediminas (r. 1316-1341), Algirdas compare nelle fonti storiche nel 1320, quando sposò Maria di Vicebsk. Una volta morto Gediminas il Granducato fu ereditato da Jaunutis, dimostratosi incapace di governare e di contenere le aspirazioni di suo fratello maggiore Algirdas. Con la collaborazione di un secondo fratello, Kęstutis, con cui aveva una forte intesa, Algirdas salì al potere nel 1345 destituendo il suo predecessore. Da quel momento forgiò una sorta di duumvirato con Kęstutis, assegnando a quest'ultimo la gestione dei confini occidentali dello Stato, mentre tenne per sé il controllo delle frontiere orientali.

Intenzionato innanzitutto a espandersi, mise in atto una serie di efficaci campagne contro l'Orda d'Oro e alcune città situate nell'odierna Russia. Le conquiste compiute lo posero a capo di un vasto dominio che, come mai prima di allora, si estendeva dal Mar Baltico al Mar Nero o quasi. Rimasto vedovo, sposò nel 1350 circa Uliana di Tver', parente del sovrano della Moscovia Simeone, alla guida di un'altra potenza dell'Europa orientale. Ciò non appianò le divergenze tra i due popoli, sfociate in un aperto conflitto tra il 1368 e il 1372, la guerra lituano-moscovita, conclusasi con scarsi risultati per la Lituania. La lotta contro la Moscovia per il predominio sulla vecchia Rus' si estese al campo religioso, con Algirdas che, nel 1354, fu in grado di convincere il patriarca di Costantinopoli a prolungare l'esistenza di una metropolia autonoma nelle terre lituane. Nel 1374, inoltre, la Chiesa bizantina accolse la richiesta di Algirdas di elevare come metropolita un chierico da lui benvisto.

Anche se si concentrò perlopiù sulle vicende che interessavano la parte orientale della Lituania, ciò non gli impedì di assistere suo fratello nelle lotte che questi portò avanti a occidente, con alterne fortune, nei confronti degli ordini religiosi cavallereschi, intenzionati a sottomettere l'ultimo Stato pagano europeo. Come suo padre, Algirdas abbracciò la politica del «bilanciamento dinamico», nata allo scopo di compiacere la Chiesa cattolica e quella ortodossa avanzando delle false e vaghe promesse di conversione, mai concretizzatesi. Tra il 1360 e il 1370, la contesa sorta con la Polonia per la supremazia sulla Volinia raggiunse il suo apice, e le varie campagne belliche intraprese sfinirono notevolmente i lituani. Malgrado tutto, i baltici riuscirono a riprendere possesso della Volinia nel 1376, scacciando le truppe nemiche. L'anno successivo Algirdas morì e gli subentrò suo figlio Jogaila. Benché si discuta sulla possibilità che Algirdas avesse abbandonato le antiche credenze aderendo alla fede ortodossa, è certo che il suo funerale si svolse secondo i riti pagani tipici della mitologia lituana.

Alla morte di Algirdas, la Lituania appariva considerevolmente più estesa rispetto ai decenni passati e godeva di un peso internazionale maggiore in Europa orientale. Se da una parte avevano funzionato politiche interne quali la tolleranza religiosa e le iniziative commerciali volte a promuovere l'arrivo di cittadini di ogni etnia, dall'altra i numerosi conflitti avevano logorato il Granducato, impegnandolo a combattere su fronti troppo distanti tra di loro.


© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search