Amy Coney Barrett | |
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Giudice associato della Corte suprema degli Stati Uniti d'America | |
In carica | |
Inizio mandato | 26 ottobre 2020 |
Predecessore | Ruth Bader Ginsburg |
Tipo nomina | Nomina presidenziale di Donald Trump |
Giudice della Corte d'Appello degli Stati Uniti per il 7º Circuito | |
Durata mandato | 2 novembre 2017 – 26 ottobre 2020 |
Predecessore | John Daniel Tinder |
Tipo nomina | Nomina presidenziale di Donald Trump |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Repubblicano |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Università | University of Notre Dame |
Professione | Avvocato; Giurista |
Amy Vivian Coney, sposata Barrett (New Orleans, 28 gennaio 1972), è un avvocato e giurista statunitense, dal 27 ottobre 2020 giudice associato della Corte suprema degli Stati Uniti d'America.
La filosofia giudiziaria di Barrett è quella del suo ex capo e mentore, Antonin Scalia[1], che assorbe i principi della "dottrina originalista": la Costituzione non va interpretata, ma applicata alla lettera.
Già professoressa di legge alla Notre Dame Law School[2][3][4][5], il 26 settembre 2020 il Presidente Donald Trump l'ha proposta come giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti d'America per sostituire Ruth Bader Ginsburg[6][7][8]. Il 26 ottobre 2020 il Senato ne ha confermata la nomina con 52 voti favorevoli e 48 contrari[9] (tutti i democratici e un repubblicano le votarono contro[10]) e lo stesso giorno Coney Barrett ha prestato giuramento alla Casa Bianca davanti al giudice Clarence Thomas; il giorno seguente, presso la sede della Corte suprema degli Stati Uniti d'America, il Presidente della Corte John G. Roberts le ha impartito il giuramento ufficiale, consentendole così di entrare carica[11].
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