Aneddoto

Un aneddoto è un episodio di carattere storico ma marginale e poco noto o caratteristico[1] relativo a un evento o a un personaggio rilevante (una "curiosità"). Può assumere la forma di aforisma o breve racconto all'interno di un discorso più ampio.

Il termine deriva dal greco anékdotos, che significa letteralmente "inedito", quindi ignoto ai più, che in origine indicava appunto gli scritti non pubblicati o mantenuti segreti.[1]

L'aneddoto può essere usato a scopo moraleggiante, didattico o retorico, per citare un esempio concreto dell'argomento o principio di cui si sta trattando, o anche a scopo satirico e umoristico o per il semplice gusto della curiosità.[1] Nella retorica può essere utilizzato per cercare di suffragare la fondatezza di un principio citando una circostanza come esempio della sua applicazione; si tratta tuttavia di un espediente che, dal punto di vista della logica, è ingannevole, in quanto propone di dimostrare una verità universale focalizzandosi su un caso particolare.

Gli scritti satirici o giornalistici utilizzano spesso l'aneddoto come un ingrediente utile per arricchire la cronaca o la critica.

Il repertorio degli aneddoti e l'arte di scriverli e raccoglierli è detto aneddotica.[2]

  1. ^ a b c ANEDDOTO, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1929. Modifica su Wikidata
  2. ^ aneddotica, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

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