Antropologia della religione

L'antropologia delle religioni, antropologia religiosa o antropologia del sacro è quella branca dell'antropologia che si occupa dello studio comparato dell'origine, sviluppo ed evoluzione dei sistemi e dei fenomeni religiosi nei loro rispettivi contesti culturali, sociali, storici e materiali.[1]

La moderna antropologia religiosa ravvisa una notevole continuità tra il pensiero magico e la spiritualità dell'homo religiosus,[2] ritenendo inoltre che si possare parlare di religione quando questa sia condivisa da un gruppo unitario che ne esteriorizzi le credenze in un insieme di pratiche.[4]

Tempio di Iside a Pompei.
  1. ^ (EN) The anthropological study of religion, in Encyclopedia Britannica.
  2. ^ Julien Ries (curatore), Trattato di antropologia del sacro. Vol. 1: Le origini e il problema dell'homo religiosus, volume 1, Editoriale Jaca Book, Editrice Massimo s.a.s., Milano, 1989 ISBN 88-16-40243-1.
  3. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Durkheim
  4. ^ Il sociologo francese Émile Durkheim di formazione positivista definì la religione come un «sistema di credenze e di pratiche, relative a cose sacre, che uniscono in un'unica comunità tutti quelli che vi aderiscono».[3]

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