Anubi (anche Anubis, dal greco Ἄνουβις, ellenizzazione[1] dell'originale egizio inpw o anepw[2]: Inepu, Inpu, probabilmente pronunciato Anapa[3]) è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. Era il dio della mummificazione e dei cimiteri[4], protettore delle necropoli e del mondo dei morti (un suo epiteto era "Signore degli Occidentali"[5]), ed era rappresentato con il corpo da uomo con la testa di sciacallo.[6]
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Anubi (inpw) in geroglifici |
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Nel costante evolversi del pantheon egizio, Anubis assunse funzioni diverse in vari contesti. Adorato, durante la I dinastia egizia (ca. 3100 a.C. - 2890 a.C.), come protettore delle tombe, finì per assumere anche le funzioni di imbalsamatore e inventore della mummificazione. Durante il Medio Regno (ca. 2055 a.C. - 1650 a.C.) fu sostituito da Osiride come signore dell'aldilà[7]. Una delle sue mansioni principali era di accompagnare le anime dei defunti nell'oltretomba, per poi compiere la pesatura del cuore decisiva per l'ammissione delle anime nel regno dei morti[8]. Pur essendo una delle divinità egizie più antiche, rappresentate e menzionate, Anubi non aveva quasi alcun ruolo nei racconti mitologici dell'antico Egitto[9]. Era anche il dio protettore del XVII nomo dell'Alto Egitto, il cui capoluogo, Khasa, venne ribattezzato Cinopoli ("Città dei cani") in epoca ellenistica, per il culto che vi veniva celebrato[2]. Anubi aveva numerosi titoli che coglievano i vari aspetti della sua complessa natura:
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