Apoptosi

Una cellula in apoptosi. In uno dei molti scenari apoptotici, il processo è stimolato da una cellula adiacente; la cellula morente espone in seguito segnali che richiamano dei macrofagi.

In biologia, il termine apoptòsi (coniato nel 1972 da John F. Kerr, Andrew H. Wyllie e A. R. Currie a partire dal termine greco che indica la caduta delle foglie e dei petali dei fiori[1]) indica una forma di morte cellulare programmata[2], termine con il quale il processo è stato tradizionalmente chiamato. Si tratta di un processo ben distinto rispetto alla necrosi cellulare, e in condizioni normali contribuisce al mantenimento del numero di cellule di un sistema. Di fatto, negli ultimi anni si sono identificati svariati meccanismi di morte con caratteristiche più o meno simili ora all'apoptosi, ora alla necrosi. Oggi la maggior parte degli autori è concorde nel definire l'apoptosi come un meccanismo di morte cellulare programmata che presenta il coinvolgimento delle caspasi.

  1. ^ (EN) John F. Kerr, Andrew H. Wyllie e A.R. Currie, Apoptosis: a basic biological phenomenon with wide-ranging implications in tissue kinetics, in British Journal of Cancer, vol. 26, n. 4, agosto 1972, pp. 239–257, DOI:10.1038/bjc.1972.33, ISSN 0007-0920 (WC · ACNP), PMC 2008650, PMID 4561027.
  2. ^ (EN) IUPAC - apoptosis (AT06804), su Goldbook.IUPAC.org, 7 ottobre 2008. URL consultato il 25 marzo 2020.

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