Architettura islamica

Moschea Imperiale, Lahore, Pakistan

L'architettura islamica (in arabo عمارة إسلامية?) raccoglie stili artistici della cultura islamica dall'ottavo secolo fino ai giorni nostri.

Si sviluppò sulla forma architettonica antica romana e bizantina e si propagò velocemente in Egitto, nell'Africa settentrionale, in Sicilia, in Spagna, in Siria, in Persia e in India. Stile elegante e ricco, ebbe massimo sviluppo nella Spagna conquistata dagli arabi nel 711 d.C. dove nei numerosi monumenti moreschi ancora esistenti si possono osservare tutti i vari tipi di archi, che costituiscono uno degli elementi fondamentali di questa architettura.[1]

Le sue forme architettoniche tipiche sono le cupole sorrette da pilastri. Gli edifici più frequenti sono: la moschea (masjid); la scuola per l'insegnamento religioso (madrasa) con annesso il (sabil), la tomba (maqbara), le case dei nobili (mahal), oltre a palazzi (qasr) e i giardini (hadika), le fortificazioni (kala'a) e gli ospedali (bimaristan).

La Moschea Blu di Istanbul, Turchia.
Interno della cupola nella Moschea dello sceicco Lotfollah, a Esfahan in Iran.
  1. ^ Canella, pp. 80-81.

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