Arte flavia

Voce principale: Arte romana.
Arco di Tito

L'arte flavia è la produzione artistica dell'Impero romano durante la dinastia flavia (imperatori Vespasiano, Tito e Domiziano), dal 69 al 96 d.C.

In quell'epoca l'arte romana si sviluppò superando la pesante tutela dell'arte neoattica, che aveva appiattito le esperienze più originalmente "romane" della tarda Repubblica favorendo un'imitazione fredda e idealizzata dei modelli dell'arte greca classica.

Già all'epoca di Claudio e Nerone la scultura iniziò a muoversi in maniera più indipendente dalla tutela della prestigiosa arte ateniese, liberandosene quasi definitivamente sotto i Flavi. Non è stato ancora completamente chiarito se l'arte flavia si mosse spinta da una nuova ispirazione autonoma o se invece cambiò semplicemente modello, guardando ad esperienze di altre città ellenistiche, come quelle dell'Asia Minore, anche perché non è ancora sviluppato lo studio delle forme artistiche delle città greche in epoca romana.

In scultura si manifestarono due tendenze di maggiore evidenza: l'utilizzo di un chiaroscuro più sfumato nel bassorilievo e l'uso di collocare le figure in uno spazio infinitamente aperto (rendimento spaziale, circolazione dell'atmosfera attorno alle immagini, ecc.).


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