Assedio di Charleston

Assedio di Charleston
parte del teatro meridionale della guerra d'indipendenza americana
Assedio di Charleston 1780 di Alonzo Chappel
Data29 marzo - 12 maggio 1780[1]
LuogoCharleston, Carolina del Sud
EsitoDecisiva vittoria britannica
Charleston si arrende ai britannici
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
12.847 regolari e milizia
4500 marinai
6 navi della linea
8 fregate
4 galee armate
90 trasporti[2]
6577 regolari, marinai e milizia
3 fregate
5 sloops
1 goletta
1 brig
3 galee armate[2]
Perdite
76 morti
189 feriti[3]
89 morti
138 feriti
3371 catturati[3]
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L'assedio di Charleston fu una grande battaglia combattuta tra il 29 marzo e il 12 maggio 1780 durante la guerra d'indipendenza americana nell'omonima città nella Carolina del Sud. I britannici, in seguito al crollo della loro strategia settentrionale e al ritiro da Filadelfia, spostarono la loro attenzione sulle colonie americane meridionali.

Dopo circa sei settimane d'assedio il generale dell'Esercito continentale Benjamin Lincoln, comandante della guarnigione di Charleston, consegnò le sue forze ai britannici del generale Henry Clinton, causando una delle peggiori sconfitte militari americane di tutta la guerra.
Tuttavia nonostante questo, grazie al generale in capo George Washington, e al massiccio supporto francese ai ribelli americani, furono vanificati i piani della Madrepatria inglese di un crollo totale delle forze nemiche nelle colonie meridionali.

  1. ^ Battle of Charleston, su landofthebrave.info.
  2. ^ a b The Siege of Charlestown, su carolana.com.
  3. ^ a b John Buchanan, The Road to Guilford Courthouse, New York, John Wiley & Sons, 1997, pp. 26–29, ISBN 978-0-471-32716-5.

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