Assedio di Siracusa (212 a.C.)

Assedio di Siracusa (212 a.C.)
parte della seconda guerra punica
Archimede dirige la difesa delle mura dell'antica Siracusa
Data214212 a.C.
LuogoSiracusa
CausaImprovviso appoggio di Siracusa a Cartagine
EsitoVittoria romana
Modifiche territorialiConquista romana di Siracusa e dei suoi territori
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
25.000 soldati
155 navi[4]
2 legioni[5][6] e 2 alae (pari a 16.000 fanti e 2.500 cavalieri);
flotta di 100 navi[7]
Nel corso dell'assedio Archimede utilizzò le famose macchine belliche di sua invenzione.[8]
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L'assedio di Siracusa si riferisce alle operazioni belliche messe in atto dalle truppe romane di Marcello sotto le mura della polis di Siracusa nel 212 a.C.[9] Gli attacchi si svolsero per vie terrestri e per vie marittime e in entrambi i casi l'esercito di Roma incontrò la strenua difesa pensata ed elaborata dallo scienziato e matematico Archimede. Durante l'assedio Ippocrate cercò rinforzi cartaginesi presso Eraclea Minoa ottenendo alcune vittorie contro i Romani. Epicide invece rimase a Siracusa, mantenendo sino all'ultimo una strenua difesa. L'esito finale vide la vittoria romana con la conquista di Siracusa e dei suoi territori.

  1. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Livio24,36.3
  2. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Livio24,21.1
  3. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Polibio8,3.1
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Livio25,25.11-13
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Livio24,44.4
  6. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Livio25,5-7
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Livio24,27.5
  8. ^ Tito Livio, Ab urbe condita, III decade "(...) Archimedes is erat, unicus spectator caeli siderumque, mirabilior tamen invenctor ac machinator bellicorum tormentorum operumque (...)"
  9. ^ Periochae, 24.3 e 25.10-11.

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