Attentati dell'11 settembre 2001

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Attentati dell'11 settembre 2001
attentato
1ª fila: le Torri Gemelle bruciano su Manhattan
2ª fila: la sezione crollata del Pentagono (sinistra); lo schianto del volo United Airlines 175 sulla Torre Sud (destra)
3ª fila: un pompiere manovra i soccorsi a Ground Zero (sinistra); il ritrovamento di un motore del volo United Airlines 93 (destra)
4ª fila: il volo American Airlines 77 ripreso da una telecamera di sicurezza mentre si schianta sul Pentagono
TipoAttacco suicida, dirottamento aereo
Data11 settembre 2001
08:46 – 10:28 (UTC-4)
LuogoArlington, Manhattan (New York), Washington
StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Stato federato  Distretto di Columbia
  New York
  Virginia
ObiettivoCampidoglio o Casa Bianca (non realizzato), Pentagono, World Trade Center
ResponsabiliTerroristi legati ad Al Qaida
MotivazioneOstilità di Al Qaida nei confronti degli Stati Uniti
Conseguenze
Morti2 996
(2 977 civili, 19 attentatori)
Feriti6 400
Dispersi22
Beni distruttiPentagono (una sezione gravemente lesionata), World Trade Center

Gli attentati dell'11 settembre 2001 furono una serie di quattro attacchi suicidi coordinati, compiuti contro obiettivi civili e militari degli Stati Uniti d'America da un gruppo di terroristi appartenenti all'organizzazione terroristica Al Qaida[1]. Gli attacchi causarono la morte di 2 977 persone (più 19 dirottatori) e il ferimento di oltre 6 000 persone[2]. Negli anni successivi si verificarono ulteriori decessi a causa di tumori e malattie respiratorie legate alle conseguenze degli attacchi. Per questi motivi, e per gli ingenti danni infrastrutturali causati[3], tali eventi sono spesso considerati dall'opinione pubblica come i più gravi attentati terroristici dell'età contemporanea.

La mattina di martedì 11 settembre 2001 quattro aerei di linea, appartenenti a due delle maggiori compagnie aeree statunitensi (United Airlines e American Airlines), furono dirottati da diciannove terroristi. Due aerei (il volo American Airlines 11 e il volo United Airlines 175) furono fatti schiantare rispettivamente contro le torri Nord e Sud del World Trade Center, nel quartiere Lower Manhattan di New York. Nel giro di 1 ora e 42 minuti entrambe le torri crollarono. I detriti e gli incendi causarono poi il crollo parziale o totale di tutti gli altri edifici del complesso del World Trade Center. Un terzo aereo, il volo American Airlines 77, fu fatto schiantare contro il Pentagono, sede del Dipartimento della Difesa, nella contea di Arlington in Virginia. L'attacco causò il crollo della facciata ovest dell'edificio. Un quarto aereo, il volo United Airlines 93, venne fatto inizialmente dirigere verso Washington per colpire il Campidoglio o la Casa Bianca, ma precipitò successivamente in un campo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania, a seguito di un'eroica rivolta dei passeggeri.

I sospetti ricaddero quasi subito sull'organizzazione terroristica di al-Qaida. Gli Stati Uniti reagirono aprendo la stagione della "guerra al terrorismo” e attaccando l'Afghanistan al fine di deporre il regime dei Talebani, neutralizzare al-Qaida e catturare o uccidere il suo leader Osama bin Laden. Il Congresso approvò il Patriot Act, mentre altri Paesi rafforzarono le proprie legislazioni in materia di terrorismo e rafforzarono le misure di sicurezza interna. Sebbene Osama Bin Laden inizialmente avesse negato ogni tipo di coinvolgimento, nel 2004 si dichiarò responsabile dei fatti dell'11 settembre[4]. L'organizzazione terroristica islamica da lui guidata citò come moventi il supporto statunitense ad Israele, la presenza di truppe statunitensi in Arabia Saudita e le sanzioni contro l'Iraq.

La distruzione del World Trade Center danneggiò l'economia della Lower Manhattan ed ebbe un significativo impatto sui mercati globali, causando anche la chiusura di Wall Street fino al 17 settembre. La rimozione dei detriti dal sito del World Trade Center (poi denominato Ground Zero) fu completata solo nel maggio 2002. I danni al Pentagono furono riparati nel giro di un anno. Il 18 novembre 2006 iniziò la costruzione dello One World Trade Center, inaugurato il 3 novembre 2014[5][6].

Tra i vari monumenti e memoriali eretti in onore delle vittime degli attentati, a New York, sui luoghi dove sorgeva il complesso del World Trade Center, si trova il National September 11 Memorial & Museum; nella Contea di Arlington è stato inaugurato il Pentagon Memorial; nei pressi di Shanksville, Pennsylvania, è invece situato il Flight 93 National Memorial.

  1. ^ (EN) Security Council Condemns, 'In Strongest Terms' Terrorist Attacks on the United States, su un.org, United Nations, 12 settembre 2001. URL consultato il 23 novembre 2013 (archiviato il 23 marzo 2019).
    «Il Consiglio di Sicurezza oggi, a seguito di quelli che ha chiamato ieri "gli orrendi attacchi terroristici" a New York, Washington e in Pennsylvania, ha inequivocabilmente condannato quegli atti ed espresso la propria vicinanza e le proprie condoglianze alle vittime e alle loro famiglie e al popolo e al Governo degli Stati Uniti»
  2. ^ Nine facts about terrorism in the United States since 9/11, The Washington Post, 11 settembre 2013. URL consultato il 26 novembre 2015.
  3. ^ The Cost of September 11, su iags.org. URL consultato il 24 settembre 2019.
  4. ^ Bin Laden claims responsibility for 9/11, su cbc.ca.
  5. ^ World Trade Center Re-opens as Tallest Building in America - One World Trade Center, su onewtc.com, 4 settembre 2015. URL consultato il 24 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2015).
  6. ^ Aaron Smith, One World Trade Center opens today, su CNNMoney, 3 novembre 2014. URL consultato il 24 settembre 2019.

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