Barione Xi

In fisica delle particelle, i barioni Xi sono una classe di barioni composti da un quark up (u) o down (d) e da due quark più pesanti.

I barioni Xi sono a volte chiamati particelle a cascata (cascade particle, in inglese) in quanto essi, a causa del loro stato instabile, decadono rapidamente in particelle più leggere attraverso catene di decadimento. La prima scoperta di una particella Xi fu effettuata nel 1964 al Brookhaven National Laboratory[1].

La particella Xi- (Xi meno) è anche nota come (particella) cascata B (cascade B, in inglese) e contiene quark di tutte e tre le famiglie. Fu scoperta dagli esperimenti e Collider Detector at Fermilab (CDF) al Fermilab. La scoperta è stata annunciata il 12 giugno 2007.

In questi esperimenti è stato mostrata per la prima volta una particella composta da quark appartenenti a tutte e tre le famiglie, ovvero un quark down, un quark strange e un quark bottom. L'esperimento DØ ha misurato una massa per la nuova particella di 5,774±0,019 GeV/c2 mentre il CDF ha riportato una massa di 5,7929±0,0030 GeV/c2. I due risultati sono coerenti tra loro. La massa media registrata dal Particle Data Group è di 5,7924±0,0030 GeV/c2.

Esperimenti compiuti al Large Hadron Collider hanno rilevato un barione Ξ∗0b di massa 5945,0±2,8 GeV/c2, composto da tre quark usb [2][3]. Nel luglio 2017 all'esperimento LHCb è stato scoperto un nuovo barione Xi con massa pari a ciec 3,6 GeV/c2[4][5][6]

  1. ^ R. Nave, The Xi Baryon, su hyperphysics.phy-astr.gsu.edu, Hyperphysics, 20 giugno 2009.
  2. ^ New Particle Discovered with 'Higgs Boson' Machine Archiviato il 7 aprile 2013 in Internet Archive., 28 aprile 2012
  3. ^ The CMS Collaboration. (2012): Observation of an excited Ξb baryon)
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore LHCbXI2C
  5. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore LHCbXI2Cprl
  6. ^ redazione, Lhcb ha scoperto la particella Xi, su asimmetrie.it. URL consultato il 14 luglio 2017.

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