Con il termine bassa soglia si intende un modello di intervento sociale indirizzato agli adulti in situazione di estrema difficoltà (senza tetto, tossicodipendenti, immigrati privi di documenti).
Essa consiste in una modalità di accoglienza che contraddistingue i servizi di riduzione del danno (come i drop-in) ma non solo, caratterizzata dal massimo livello di accessibilità: di norma, l'unico requisito richiesto per accedere a un servizio di bassa soglia è la maggiore età.
Il concetto di bassa soglia esprime una metodologia di intervento innovativa, non completamente definita e teorizzata, perché fortemente ancorata ai contesti in cui si realizza e alle emergenze che tenta di affrontare. In linea di massima, a contraddistinguere una struttura o un intervento di bassa soglia concorrono diversi fattori:
Le evidenze scientifiche sostengono l'efficacia di questo modello di intervento, che mostra un elevato grado di flessibilità e adattività proprio in virtù della mancanza di una teoria "forte" di riferimento. Tale mancanza, però, rappresenta anche un punto di debolezza notevole nella sua diffusione, perché da un lato impedisce la formazione e il riconoscimento di figure professionali nuove (operatore di strada, operatore pari) o la conversione di figure professionali preesistenti (medici, psicologi, educatori) ad una specializzazione nell'ambito della bassa soglia; dall'altro, ne ostacola il pieno riconoscimento istituzionale, facendo sì che il dibattito politico intorno alla sostenibilità e all'efficacia della bassa soglia (e della riduzione del danno a cui è complementare) si assesti su un piano più ideologico-morale che scientifico.
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