Battaglia dell'Amba Aradam parte della guerra d'Etiopia | |||
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Data | 10-19 febbraio 1936 (9 giorni) | ||
Luogo | Pian del Calaminò, Piano di Antolo, monte Amba Aradam | ||
Esito | Vittoria italiana | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
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La battaglia dell'Amba Aradam (conosciuta anche come battaglia dell'Endertà[1] o massacro di Amba Aradam) fu un conflitto armato combattuto nel febbraio 1936 durante la guerra d'Etiopia, presso il monte (Amba) Aradam. La battaglia si articolò in attacchi e contrattacchi delle forze del Regno d'Italia al comando del maresciallo Pietro Badoglio contro le forze etiopi del ras Mulugeta.
La battaglia venne combattuta essenzialmente attorno all'area del monte Amba Aradam, che comprendeva gran parte della provincia di Endertà e si concluse con una netta vittoria del maresciallo Badoglio; le forze abissine furono sconfitte e in parte si disgregarono durante la ritirata a causa dell'iprite, un gas vescicante rilasciato a bassa quota dall’aviazione del Regio esercito italiano, anche sui civili. A terra, i soldati spararono proiettili all’arsina e al fosgene, fortemente tossici[2].
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