Battaglia di Gerusalemme

Battaglia di Gerusalemme
parte della campagna del Sinai e della Palestina della prima guerra mondiale
Il generale Allenby entra a Gerusalemme a piedi nel 1917
Data17 novembre - 30 dicembre 1917
LuogoSulla costa del Mar Mediterraneo a nord di Giaffa, sui Monti della Giudea e attorno a Gerusalemme
Schieramenti
Bandiera dell'Impero britannico Impero britannico
  • Bandiera dell'Australia Australia
  • Bandiera dell'India Britannica India britannica
  • Bandiera della Nuova Zelanda Dominion di Nuova Zelanda
  • Bandiera del Regno Unito Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda
Bandiera dell'Impero ottomano Impero ottomano
Voci di guerre presenti su Wikipedia

La battaglia di Gerusalemme avvenne nel corso delle "Operazioni Gerusalemme" dell'Impero britannico contro l'Impero ottomano nel corso della Prima guerra mondiale; il combattimento per la città si sviluppò dal 17 novembre, continuando fino al 30 dicembre 1917, per raggiungere l'obiettivo finale dell'offensiva in Palestina meridionale durante la campagna del Sinai e della Palestina della Grande Guerra. Prima di conquistare Gerusalemme, i britannici dovettero combattere due battaglie nei monti della Giudea a nord e ad est della linea Hebron-stazione di smistamento. Si tratta della battaglia di Nabi Samwil dal 17 al 24 novembre, e della difesa di Gerusalemme dal 26 al 30 dicembre 1917. Inoltre, nell'ambito delle Operazioni Gerusalemme, il secondo tentativo, riuscito il 21 e 22 dicembre 1917, di avanzare attraverso il Nahr el Auja, ebbe il nome di Battaglia di Giaffa (1917), sebbene Giaffa fosse stata occupata a seguito della battaglia di Mughar Ridge del 16 novembre.[1]

La serie di battaglie fu combattuta vittoriosamente dai britannici XX Corps, XXI Corps, e Desert Mounted Corps contro le formazioni ottomane Settima Armata del Gruppo Yildirim nei monti della Giudea, e Ottava Armata a nord di Giaffa sulla costa mediterranea. La perdita di Giaffa e Gerusalemme, oltre alla perdita di 80 km di territorio durante l'avanzata dell'Egyptian Expeditionary Force (EEF) da Gaza, dopo le conquiste di Beersheba, Gaza, Tel Haror e Sheria, Tel el Khuweilfe e la battaglia di Mughar Ridge, costituì una grave sconfitta per l'esercito ottomano.[2]

A seguito di queste vittorie, le forze dell'Impero britannico presero Gerusalemme e stabilirono una nuova linea fortificata di importanza strategica. Questa linea correva dall'estremo nord di Giaffa alla pianura marittima, attraverso i monti della Giudea verso Bireh a nord di Gerusalemme, e continuava ad est del Monte degli Ulivi. Con la conquista della strada da Beersheba a Gerusalemme attraverso Hebron e Betlemme, assieme ad un vasto territorio già ottomano a sud di Gerusalemme, la città era al sicuro. Il giorno 11 dicembre il generale Edmund Allenby entrò nella Città Vecchia attraverso la Porta di Giaffa, andando a piedi invece che in sella ad un cavallo, o a bordo di un veicolo, in segno di rispetto per la città santa. Era il primo cristiano in molti secoli ad espugnare Gerusalemme, una città ritenuta sacra da tre grandi religioni. Il Primo ministro David Lloyd George descrisse la conquista come "un regalo di Natale per il popolo britannico". La battaglia galvanizzò il morale dell'Impero britannico.[3]

  1. ^ Battles Nomenclature Committee 1922, p. 32
  2. ^ Duffy, Michael, The Fall of Jerusalem, 1917, su firstworldwar.com, First World War.com. URL consultato il 12 giugno 2011 (archiviato il 4 giugno 2011).
  3. ^ Baker, Chris, The Long, Long Trail: British forces involved in Egypt and Palestine, su 1914-1918.net. URL consultato il 12 giugno 2011 (archiviato l'11 giugno 2011).

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search