Battaglia di Guam (1941)

Battaglia di Guam
parte del teatro del Pacifico della seconda guerra mondiale
Raffigurazione artistica giapponese riproponente l'invasione di Guam: il soldato in primo piano impugna una mitragliatrice Type 96 o Type 99
Data8 - 10 dicembre 1941
LuogoGuam, isole Marianne meridionali
EsitoVittoria giapponese
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
153 marines
271 ufficiali e marinai
180/246 nativi
Tra 5 256 e circa 5 900 uomini
Perdite
18 morti
95 feriti
1 dragamine
1 petroliera catturata
1 morto
6 feriti
1 bombardiere
Fonti citate nel corpo del testo
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La battaglia di Guam è avvenuta tra l'8 e il 10 dicembre 1941 sull'isola omonima appartenente alle isole Marianne, tra la modesta guarnigione di marine statunitensi, guidata dal governatore capitano di vascello George McMillin e appoggiata da una milizia di locali Chamorro, e la forza d'invasione giapponese dipendente dalla 4ª Flotta della Marina imperiale, forte di oltre 5 000 uomini e al comando del maggior generale Tomitarō Horii. Dopo due giorni di bombardamenti aerei, nelle ore iniziali del 10 dicembre i giapponesi sbarcarono numerosi sull'isola, il cui ampio profilo costiero non era assolutamente presidiato in maniera adeguata; dopo alcuni combattimenti attorno alla capitale amministrativa Agana, gli attaccanti ebbero ragione degli statunitensi e la mattina presto il capitano McMillin decise di cedere le armi.

I giapponesi rinominarono Guam Omiyajima, deportarono sul continente tutti i prigionieri e riservarono un duro trattamento ai Chamorro, raccolti in campi di concentramento, sfruttati per lavori di fatica e spogliati di ogni proprietà. In centinaia morirono per le privazioni, le violenze e le esecuzioni.


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