Battaglia di Palestro

Battaglia di Palestro
parte della seconda guerra di indipendenza
Il 3º Reggimento degli zuavi a Palestro.[1]
Data31 maggio 1859
LuogoPalestro
EsitoVittoria franco-piemontese
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Bandiera dell'Italia 14.000 circa coinvolti nello scontro.[2]
Bandiera della Francia 1.000 uomini circa.[3]
Bandiera dell'Impero austriaco 13.000 uomini.
Perdite
Bandiera dell'Italia 700 tra morti e feriti.
Bandiera della Francia 270 tra morti e feriti.
Bandiera dell'Impero austriaco 1.140 tra morti e feriti, e 400 prigionieri.
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La battaglia di Palestro è un episodio della seconda guerra d'indipendenza italiana. Fu combattuta il 31 maggio 1859 a Palestro e fu preceduta da uno scontro minore il giorno prima.

Le truppe piemontesi di re Vittorio Emanuele II di Savoia il 30 maggio 1859 conquistarono Palestro e alcuni comuni vicini presso Vercelli. Il loro scopo era quello di coprire un'ampia manovra dell’esercito francese alleato, comandato da Napoleone III di Francia, che si svolgeva più a nord e che puntava su Milano. Il giorno seguente gli austriaci del generale Fredrick Zobel tentarono di riconquistare le posizioni perdute e furono respinti presso Palestro dalla 4ª Divisione piemontese di Enrico Cialdini efficacemente supportata dal 3º Reggimento Zuavi francese. La vittoria franco-piemontese del 31 maggio aumentò il disorientamento degli austriaci e consentì a Napoleone III di attuare la sua manovra verso Milano.

Le due battaglie, quella del 30 e quella del 31 maggio, costituiscono un unico evento bellico. Tuttavia la storiografia definisce come battaglia di Palestro solo quella decisiva del 31.

  1. ^ Dipinto di Giovanni Fattori.
  2. ^ Il numero corrisponde approssimativamente agli effettivi della 4ª Divisione e a una brigata della 2ª Divisione piemontesi.
  3. ^ Il numero corrisponde approssimativamente agli effettivi del 3º Reggimento Zuavi.

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