Battaglia di Varsavia (1920)

Battaglia di Varsavia
parte della guerra sovietico-polacca
Soldati polacchi in trincea
Data13 - 25 agosto 1920
LuogoPolonia, Europa
EsitoDecisiva vittoria polacca
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
113.000-123.000104.000-140.000
Perdite
4.500 morti
22.000 feriti
10.000 dispersi
20.000 morti o feriti
65.000 prigionieri
35.000 internati in Prussia orientale
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La battaglia di Varsavia (anche detta Miracolo della Vistola, in lingua polacca: Cud nad Wisłą) fu la battaglia decisiva nella guerra sovietico-polacca che iniziò subito dopo la fine della prima guerra mondiale nel 1918 e finì con la pace di Riga del 1921.

La battaglia di Varsavia fu combattuta dal 13 al 25 agosto 1920 quando le forze dell'Armata Rossa comandate da Michajl Tuchačevskij si avvicinarono alla capitale polacca ed alla Fortezza di Modlin. Il 16 agosto le forze polacche comandate da Józef Piłsudski contrattaccarono da sud, obbligando i russi a un ritiro disorganizzato ad est oltre il fiume Nemunas. Le perdite tra i bolscevichi furono circa di 10.000 morti, 500 dispersi, 10.000 feriti e 66.000 prigionieri di guerra, contro i 4.500 morti, 10.000 dispersi e 22.000 feriti della Polonia.

Prima della vittoria polacca alla Vistola, sia i bolscevichi sia la maggioranza degli esperti stranieri consideravano la Polonia sul punto di crollare. La stupefacente ed inaspettata vittoria polacca sorprese l'Armata Rossa, portandola allo sbaraglio. Nei mesi successivi, diverse vittorie polacche assicurarono l'indipendenza dello Stato e diedero stabilità ai confini orientali per quasi vent'anni.


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