Battaglia di Verdun

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Battaglia di Verdun (disambigua).
Battaglia di Verdun
parte del fronte occidentale della prima guerra mondiale
Zona delle operazioni nel settore di Verdun
Data21 febbraio – 19 dicembre 1916
LuogoVerdun-sur-Meuse, Francia
EsitoVittoria difensiva francese[1][2]
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
Circa 150 000 al 21 febbraio 1916Circa 30 000 al 21 febbraio 1916
Perdite
281 333 tra morti, feriti e dispersi[3]
Altre cifre:
355 000[4] - 434 000, di cui 143 000 morti[5]
315 000 tra morti, feriti e dispersi[3]
Altre cifre:
400.000[5] - 542 000[4], di cui 163 000 morti
Voci di battaglie presenti su Wikipedia

La battaglia di Verdun (in francese Bataille de Verdun, AFI: [ba'taj də vɛʁ'dœ̃]; in tedesco Schlacht um Verdun, AFI: ['ʃlaxt ˀʊm vɛɐ'dœŋ]), nome in codice operazione Gericht ("giudizio"), fu l'unica grande offensiva tedesca avvenuta tra la prima battaglia della Marna del 1914 e l'ultima offensiva del generale Erich Ludendorff nella primavera del 1918[6]. Fu una delle più violente e sanguinose battaglie di tutto il fronte occidentale della prima guerra mondiale[6]; ebbe inizio il 21 febbraio 1916 e terminò il 19 dicembre dello stesso anno, vedendo contrapposti l'esercito tedesco, guidato dal capo di stato maggiore, generale Erich von Falkenhayn[N 1], e l'esercito francese, guidato dal comandante supremo Joseph Joffre[N 2] sostituito al termine del 1916 con il generale Robert Georges Nivelle. Verdun costituì un punto di svolta cruciale della guerra in quanto segnò il momento in cui il peso principale delle operazioni nel fronte occidentale passò dalla Francia all'Impero britannico, fece svanire le ancora concrete possibilità della Germania di vincere la guerra e influenzò in parte l'entrata in guerra degli Stati Uniti d'America nel conflitto[6].

Questa spaventosa battaglia divenne una sacra leggenda nazionale in Francia, sinonimo di forza, eroismo e sofferenza, i cui effetti e ricordi perdurano ancora oggi; la battaglia coinvolse quasi i tre quarti delle armate francesi, e benché nella storia, e nella stessa prima guerra mondiale, ci siano state battaglie anche più cruente, Verdun detiene probabilmente il non invidiabile primato di campo di battaglia con la maggior densità di morti per metro quadro[6]. Il fatto d'armi che più si avvicina a Verdun fu la battaglia di Stalingrado nella seconda guerra mondiale, spesso considerata una «Verdun russa»[7], ma mentre a Stalingrado l'esercito tedesco tentò la conquista di una città strategicamente importante, a Verdun lo scopo dell'offensiva di Falkenhayn fu quello di "dissanguare goccia a goccia" l'esercito francese. Nei piani del capo di stato maggiore generale tedesco, l'importanza morale e propagandistica di un attacco a Verdun avrebbe fatto in modo che tutto lo sforzo francese si riversasse nella difesa di un caposaldo ritenuto di primaria importanza per la Francia. Lo scopo era quello di convogliare il maggior numero di truppe nemiche in un solo settore, per poi colpirle con la massima potenza possibile, mediante il violento impiego di artiglieria, in modo da infliggergli il maggior numero possibile di perdite.

  1. ^ The Encyclopedia Americana, Vol. 28, (J.B.Lyon Company, 1920), 283.
  2. ^ MacKenzie, Donald A., The story of the Great War, (Buck Press, 2009), p. 142.
  3. ^ a b Horne, p. 300.
  4. ^ a b Grant, p. 276.
  5. ^ a b Dupuy, p. 1052.
  6. ^ a b c d Horne, p. 7.
  7. ^ Filmato audio (FR) Daniel Costelle, Verdun, Les grandes batailles. URL consultato l'8 giugno 2011.


Errore nelle note: Sono presenti dei marcatori <ref> per un gruppo chiamato "N" ma non è stato trovato alcun marcatore <references group="N"/> corrispondente


© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search