Blink-182

Blink-182
I Blink-182 nel 2003
Paese d'origineBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenerePop punk[1][2][3]
Skate punk[1]
Periodo di attività musicale1992 – 2005
2009 – in attività[4]
EtichettaCargo
Grilled Cheese
Kung Fu
MCA
Geffen
Interscope
DGC
BMG
Columbia
Album pubblicati11
Studio9
Live1
Raccolte1
Logo ufficiale
Logo ufficiale
Sito ufficiale

I blink-182 sono un gruppo musicale pop punk statunitense, formatosi nel 1992 a Poway, California,[4] una città a nord di San Diego.

Sono apprezzati per le particolari e coinvolgenti melodie pop punk così come per il loro umorismo.[4] I primi lavori sono caratterizzati da toni goliardici, riff di chitarra e melodie orecchiabili, che ispireranno diverse band pop punk nate in seguito. Dal 2003 in poi, con la pubblicazione dell'omonimo album Blink-182, il gruppo si è distinto per la composizione di testi più maturi e nuove atmosfere dark, pur mantenendo sempre un atteggiamento umoristico negli spettacoli dal vivo. Sono spesso citati insieme a gruppi come Green Day, Rancid e The Offspring per aver contribuito a reinterpretare le sonorità punk rock in chiave moderna negli anni novanta.[5]

La formazione storica è composta da Tom DeLonge (chitarra e voce), Mark Hoppus (basso e voce) e Travis Barker (batteria), quest'ultimo subentrato nel 1998 al posto di Scott Raynor.[6] Dal 2015 al 2022 il ruolo di DeLonge è stato ricoperto da Matt Skiba.[7][8]

Inizialmente il nome del gruppo era semplicemente "Blink": il suffisso "-182" è stato aggiunto successivamente per evitare problemi legali con un gruppo irlandese omonimo.[3][4][9][10]

Nel corso degli anni i membri del gruppo hanno raggiunto una certa popolarità grazie anche alla creazione di marchi di abbigliamento ispirati al mondo rock, tra cui Macbeth Footwear, Atticus Clothing, Famous Stars and Straps e Hi My Name Is Mark.

Nel 2005 la band ha annunciato una pausa a tempo indeterminato, conclusasi poi nel 2009. Durante questo periodo i membri dei Blink-182 sono rimasti nella scena musicale: Tom DeLonge ha dato vita agli Angels & Airwaves, mentre Mark Hoppus e Travis Barker hanno formato i +44.

Nel corso della loro carriera, i Blink-182 hanno pubblicato nove album in studio, una raccolta, un album dal vivo, quattro demo e oltre venti singoli, vendendo più di 35 milioni di dischi.[11]

  1. ^ a b (EN) John Bush, Blink-182, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 19 marzo 2022.
  2. ^ (EN) Ryan Cooper, The Subgenres of Punk Rock, su About.com. URL consultato il 28 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2007).
  3. ^ a b (EN) Blink-182, su Rolling Stone. URL consultato il 28 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2008).
  4. ^ a b c d (EN) Blink-182 su Punknews.org, su punknews.org. URL consultato il 28 novembre 2008.
  5. ^ DeRogatis, Jim. Milk It!: Collected Musings on the Alternative Music Explosion of the 90's. Cambridge: Da Capo, 2003. Pg. 357, ISBN 0-306-81271-1
  6. ^ (EN) Drummerworld.com. URL consultato il 28 novembre 2008.
  7. ^ (EN) Steve Baltin, Travis Barker on New Lineup Post-Tom DeLonge Exit: 'It's Definitely a Great Feeling', su Billboard, 23 marzo 2015. URL consultato il 4 agosto 2022.
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore VR
  9. ^ (EN) Blink-182, su VH1. URL consultato il 28 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2008).
  10. ^ (EN) Contactmusic.com. URL consultato il 28 novembre 2008.
  11. ^ (EN) Chris Lee, No joke, Blink-182 finds a happy mix between passion and parties, su Los Angeles Times, 16 novembre 2013. URL consultato il 16 novembre 2013.

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