Bombardamenti sulla Germania durante la seconda guerra mondiale

Bombardamenti sulla Germania durante la seconda guerra mondiale
parte dei bombardamenti strategici durante la seconda guerra mondiale
Da in alto a sinistra procedendo in senso orario: morti a Berlino causati da un attacco aereo; fabbriche Krupp distrutte; luci, fumo ed esplosioni ad Amburgo durante un'incursione del Bomber Command; Dresda alla fine del 1945
Data1º settembre 1939 - 8 maggio 1945
LuogoGermania nazista
Forze in campo
Eseguito daBandiera del Regno Unito Bomber Command
Bandiera degli Stati Uniti VIII Bomber Command, poi Eighth Air Force
Bandiera degli Stati Uniti Fifteenth Air Force [N 1]
Comandate daBandiera del Regno Unito Arthur Harris[N 2]
Bandiera degli Stati Uniti Ira Eaker
Bandiera degli Stati Uniti James Doolittle
Bandiera degli Stati Uniti Carl Spaatz
Forze di difesaBandiera della Germania Luftwaffe
Comandate daHermann Göring
Josef Kammhuber
Hans-Jürgen Stumpff
Bilancio
Perdite civili635 000 morti, 10 000 000 di senzatetto[1]
Perdite infrastrutturali3 370 000 appartamenti distrutti; 40 agglomerati urbani annientati più del 50%[1]
Perdite attaccantiBandiera del Regno Unito 55 000 morti, 9 838 prigionieri, 8 403 feriti e 6 440 aerei[2][3][4]
Bandiera degli Stati Uniti 43 742 tra morti e dispersi[2]
Perdite difensori8 286 aerei persi in combattimento nel 1943,[5] 4 370 aerei persi in combattimento nel 1944,[6] 18 000 velivoli distrutti al suolo[7]
 
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Durante la seconda guerra mondiale, le forze aeree alleate intrapresero una campagna di bombardamenti strategici sulla Germania allo scopo di fiaccare il morale della popolazione e indebolire l'industria bellica.

Dopo un periodo iniziale di insuccessi, il Bomber Command del duro generale Arthur Harris moltiplicò dal febbraio 1942 devastanti incursioni aeree prevalentemente notturne con migliaia di bombardieri che distrussero gran parte delle principali città tedesche, infliggendo enormi danni materiali e pesanti perdite tra i civili. A partire dalla fine del 1942 intervennero con crescente efficacia e potenza anche le forze da bombardamento pesante della United States Army Air Force che, sotto la guida del generale Carl Spaatz contribuirono a distruggere, con continui attacchi diurni in grandi formazioni, obiettivi sensibili (quali raffinerie, stabilimenti e vie di comunicazione) e anche le città tedesche.

Bombardamenti aerei di minore entità furono compiuti anche dall'aeronautica militare sovietica.

Oltre alle dolorose perdite civili, la Germania subì anche gravi danni al patrimonio culturale e dovette sviluppare l'organizzazione statale del Reich per assistere e proteggere i propri cittadini.[8]


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  1. ^ a b Bonacina 1975, p. 427.
  2. ^ a b Levine 1992, p. 189.
  3. ^ Bonacina 1975, pp. 425-427 riporta che il "Bomber Command della RAF [...] aveva perduto 55.888 uomini" riferendosi probabilmente ai soli morti. Friedrich 2005, p. 35, riporta invece per il Bomber Command 73 741 perdite complessive. I dati sono globali, non riferiti cioè alle sole missioni sulla Germania, come invece sono gli aerei persi dal Bomber Command.
  4. ^ (EN) RAF Bomber Command memorial build to start in 2011, su bombercommand.com. URL consultato il 10 febbraio 2012.
  5. ^ Boog 2001, p. 180.
  6. ^ Hooton 1997, p. 284.
  7. ^ MacIsaac 1976, p. 9.
  8. ^ Friedrich 2005, pp. 383-386.

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