Bomber Command

Bomber Command
Comando bombardieri
L'equipaggio di un Avro Lancaster del Bomber Command durante la seconda guerra mondiale
Descrizione generale
Attiva14 luglio 1936 - 30 aprile 1968
NazioneBandiera del Regno Unito Regno Unito
ServizioRoyal Air Force
RuoloBombardamento strategico
Quartier generale1936 - 1940: RAF Uxbridge
1940 - 1968: RAF High Wycombe 1950-1953: RAF High Uxbridge (temporaneamente)
Bombardieri usati1939: Battle, Blenheim, Hampden, Wellesley, Wellington, Whitley
1942: Manchester, Stirling, Halifax, Lancaster, Mosquito
1945-1968: B-29, Lincoln, Canberra, Valiant, Vulcan, Victor

1950-1953 Manchaster, Stirling, Halifax, Lancaster, Mosquito, B-29, Lincoln, Canberra, Valiant

MottoStrike Hard Strike Sure
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Guerra fredda
Decorazioni23 Victoria Cross[1]
Parte di
set. 1939: Stato Maggiore della Royal Airforce
giu. 1944: Comando Forza aerea di spedizione alleta
Reparti dipendenti
giu. 1944:
1º Raggruppamento bombardieri
3º Raggruppamento bombardieri
4º Raggruppamento bombardieri
5º Raggruppamento bombardieri
6º Raggruppamento bombardieri canadese
8º Raggruppamento bombardieri
100º Raggruppamento supporto bombardieri
91º Raggruppamento conversione operativa
92º Raggruppamento conversione operativa
93º Raggruppamento conversione operativa
26º Raggruppamento trasmissioni aeronautiche
Comandanti
Degni di notaCharles Portal
Arthur Harris
Simboli
Simbolo del Bomber Command
Fonti citate nel corpo del testo
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Il Bomber Command (in italiano "Comando bombardieri") della Royal Air Force (RAF - l'aeronautica militare britannica) fu formato nel 1936 per prendersi carico di tutte le attività di bombardamento della forza aerea di cui faceva parte. Acquistò particolare fama durante la seconda guerra mondiale, quando i suoi bombardieri colpirono in 389.809 voli totali,[2] prevalentemente notturni, città, fabbriche e obiettivi militari della Germania, dell'Italia e dei territori occupati dalla Wehrmacht o dai suoi alleati.

Il Bomber Command inaugurò l'era dei bombardamenti aerei durante la seconda guerra mondiale, colpendo Berlino l'11 maggio 1940; dopo alcune difficoltà iniziali, dal febbraio 1942 passò alla inesorabile strategia del Area bombing e del maximum use of fire approvata personalmente da Winston Churchill, con la creazione dei famosi "vortici di fuoco" sulle città tedesche, che distrussero quasi totalmente i centri storici e causarono la morte di almeno 500.000 civili[3]. Pur a costo di pesanti perdite di aerei ed equipaggi, il Bomber Command continuò tenacemente per quattro anni, sotto la guida del suo comandante in capo, maresciallo dell'aria Arthur Harris, la devastante campagna di bombardamenti notturni che contribuirono al crollo materiale e morale della Germania la stessa tattica usata poi anche in Corea.

Le missioni non si limitarono ai soli bombardamenti notturni: alcuni bombardieri leggeri volarono in versione da caccia nella battaglia d'Inghilterra; altri compirono raid diurni a bassa quota; vennero sganciate migliaia di mine navali in mare e furono affondate centinaia di navi.[4] In alcune occasioni i bombardieri del Bomber Command furono anche in grado di completare con pieno successo audaci missioni di attacco di precisione contro obiettivi selezionati della Germania nazista come le dighe della Ruhr e i centri di sviluppo delle armi segrete tedesche per la Germania.

Nel 1968, in seguito ad una riforma delle forze della Royal Air Force, fu unito insieme al Fighter Command per formare lo Strike Command, in cui poco tempo dopo fu inglobato anche il Coastal Command.

  1. ^ Bonacina 1975, p. 149.
  2. ^ Bonacina 1975, p. 11.
  3. ^ Friedrich 2005.
  4. ^ (EN) Purpose of RAF Bomber Command in the context of World War Two, su rafbombercommand.com. URL consultato il 15 maggio 2011.

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