Bosone di Higgs | |
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Composizione | Particella elementare |
Famiglia | Bosoni |
Interazioni | Gravitazionale, debole, forte |
Simbolo | H0 |
Teorizzata | P. Higgs, F. Englert, R. Brout, G. Guralnik, C.R. Hagen, T. Kibble (1964) |
Scoperta | Large Hadron Collider (2011-2013) |
Proprietà fisiche | |
Massa | 125,35±0,15 GeV/c2 (CMS 2019)[1] |
Vita media | 1,56×10−22 s |
Carica elettrica | 0 e |
Carica di colore | 0 |
Spin | 0 |
Il bosone di Higgs è un bosone scalare, elementare e massivo associato al campo di Higgs, che svolge un ruolo fondamentale nel Modello standard conferendo la massa alle particelle elementari tramite il fenomeno della rottura spontanea di simmetria. Inoltre il bosone di Higgs garantisce la coerenza della teoria, che senza di esso portava a un valore di probabilità maggiore di uno per alcuni processi fisici.
Fu teorizzato nel 1964[2][3][4] e rilevato per la prima volta nel 2012 negli esperimenti ATLAS[5] e CMS[6], condotti con l'acceleratore di particelle LHC[7]. Nel 2013 Peter Higgs e François Englert sono stati insigniti del premio Nobel per la fisica per la sua scoperta.
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