Bruno Calatroni | |
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Sindaco di Cremona | |
Durata mandato | 1945 – 1946 |
Predecessore | Bartolomeo Caffi (podestà) |
Successore | Gino Rossini |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista Italiano |
Professione | Avvocato |
Bruno Calatroni (20 ottobre 1905 – 15 agosto 1966) è stato un politico e partigiano italiano.
Antifascista, iscritto al Partito Socialista Italiano, combatté come partigiano durante la Resistenza e partecipò alla formazione del Comitato di liberazione nazionale di Cremona.[1] Fu il primo sindaco di Cremona dopo la fine della dittatura fascista, nominato dal prefetto con il beneplacito del CLN e del comando anglo-americano.[1]
Morì tragicamente il 15 agosto 1966, durante una vacanza in famiglia sul lago di Garda, a causa di un nubifragio che aveva causato il ribaltamento dell'imbarcazione su cui si trovava; anche la moglie Nerina morì, non prima però di essere riuscita a trascinare a riva il figlio Guido, salvandogli la vita.[1]
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