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Centro urbano posto a cavallo tra la Siciliaorientale e centrale, si affaccia tra le due più grandi pianure dell'isola: quelle di Catania e di Gela. Fu storicamente parte del Vallo di Noto ed è capofila del circondario del Calatino (ex Circondario di Caltagirone). Storicamente è stata nominata con gli appellativi Urbs Gratissima[5] (in latino città gradita, benvoluta) e Regina dei Monti Erei[6].
Conosciuta per la peculiare e tradizionale produzione di ceramiche, oggi è un importante centro agricolo e turistico, nonché uno dei centri urbani più grandi dell'entroterra siciliano, essendo il secondo comune più popoloso della Sicilia centrale, dopo Caltanissetta. Il centro storico, caratterizzato dallo stile tardo-barocco, è stato insignito del titolo di Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2002.
^Il comune di Caltagirone riconosce ufficialmente nel proprio statuto la lingua siciliana, che assume "come valore storico e cultura inalienabile"; cfr. Statuto del Comune di Caltagirone (PDF), su win.comune.caltagirone.ct.it. URL consultato il 21 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014). (PDF)