Caltanissetta

Caltanissetta
comune
Caltanissetta – Stemma
Caltanissetta – Bandiera
Caltanissetta – Veduta
Caltanissetta – Veduta
Panorama della città dalla cima del monte San Giuliano
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sicilia
Libero consorzio comunale Caltanissetta
Amministrazione
SindacoWalter Tesauro (FI) dal 25-6-2024
Territorio
Coordinate37°29′29.3″N 14°03′44.8″E
Altitudine568 m s.l.m.
Superficie421,25 km²
Abitanti58 342[1] (31-12-2023)
Densità138,5 ab./km²
Frazionisi veda la sezione "Frazioni"
Comuni confinantiCanicattì (AG), Delia, Enna (EN), Marianopoli, Mazzarino, Mussomeli, Naro (AG), Petralia Sottana (PA), Pietraperzia (EN), San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Serradifalco, Sommatino
Altre informazioni
Cod. postale93100
Prefisso0934
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT085004
Cod. catastaleB429
TargaCL
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 1 550 GG[3]
Nome abitantinisseni
Patronosan Michele Arcangelo,
il Cristo Nero (Signore della Città)
Giorno festivo29 settembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Caltanissetta
Caltanissetta
Caltanissetta – Mappa
Caltanissetta – Mappa
Posizione del comune di Caltanissetta nel suo libero consorzio comunale
Sito istituzionale

Caltanissetta (Cartanissètta in siciliano[4]) è un comune italiano di 58 342 abitanti[1], capoluogo dell'omonimo libero consorzio comunale in Sicilia.

I primi ad abitare il territorio circostante furono i Sicani, che si stanziarono in diversi villaggi a partire dal XIX secolo a.C., ma l'odierna città fu fondata verosimilmente nel X secolo durante il periodo islamico in Sicilia, quando probabilmente nacque il toponimo "Caltanissetta", sebbene siano state formulate nel tempo anche ipotesi alternative. Trasformata in feudo dai Normanni, dopo varie vicissitudini passò nel 1405 sotto il dominio dei Moncada di Paternò, che furono i titolari della contea di Caltanissetta fino al 1812; della nobile famiglia rimane il secentesco Palazzo Moncada, in stile barocco.

A partire dall'Ottocento conobbe un notevole sviluppo industriale grazie alla presenza di vasti giacimenti di zolfo, che la resero un importante centro estrattivo; l'importanza che rivestì nel settore solfifero le valse l'appellativo di "capitale mondiale dello zolfo",[5] e nel 1862 vi fu aperto il primo istituto minerario d'Italia.[6] Negli anni trenta visse un periodo di fermento culturale, nonostante le censure del fascismo, tanto che Leonardo Sciascia la definì una "piccola Atene".[7] Nel secondo dopoguerra il settore estrattivo entrò in crisi e con esso tutta l'economia del territorio, che oggi si basa prevalentemente sul settore terziario.

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 29 marzo 2024. URL consultato il 2 aprile 2024.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Luigi Milanesi, Dizionario Etimologico della Lingua Siciliana, Mnamon, 2015, ISBN 978-88-6949-056-9.
  5. ^ Caltanissetta: le miniere di zolfo, su insicilia.it. URL consultato il 14 novembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2009).
  6. ^ Salvatore Scarantino, 150 anni di storia della scuola mineraria “Sebastiano Mottura” di Caltanissetta (PDF), su storiapatriacaltanissetta.it, Società Nissena di Storia Patria - Caltanissetta - Anno VI, n°11, pp. 99.
  7. ^ Sergio Mangiavillano, Piccola Atene nel deserto, su Caffè Caltanissetta. URL consultato il 31 maggio 2018 (archiviato dall'url originale il 26 ottobre 2020).

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