Campagna italiana di Suvorov

Campagna italiana di Suvorov
parte della guerra della seconda coalizione
La campagna italo-svizzera
di Aleksandr Vasil'evič Suvorov.
Data15 aprile - 11 settembre 1799
LuogoItalia settentrionale
EsitoVittoria austro-russa
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
inizialmente 76 000[1][2]
44 000 (maggio)[3]
65 000+35 000 (giugno)[4]
50 000 (agosto)[5]
inizialmente 28 000[6]
20 000 (maggio)[7]
26 000+44 000 (giugno)[8][9]
45 000 (agosto)[10][11][12]
Perdite
dati non disponibilidati non disponibili
Voci di operazioni militari presenti su Wikipedia

La campagna italiana di Suvorov si svolse nel Nord Italia tra l'aprile e il settembre 1799 e vide in lotta l'esercito russo-austriaco guidato dal generale russo Aleksandr Vasil'evič Suvorov contro le truppe rivoluzionarie francesi. La campagna s'inserisce nel contesto della guerra della seconda coalizione e si concluse con la temporanea vittoria dei coalizzati e la caduta delle repubbliche sorelle filo-francesi.

A seguito dell'invasione nel 1798 della Svizzera, la Russia, alleata degli austriaci, inviò un esercito per liberare i territori elvetici occupati dai francesi che dal paese controllavano i passi alpini per l'Italia e minacciavano direttamente l'impero asburgico. Gli alleati insistettero perché le truppe austro-russe venissero guidate dal generale Suvorov, che però in patria era caduto in disgrazia per aver criticato lo zar Paolo I; questi decise quindi di riabilitarlo e lo inviò con 20 000 uomini in Italia, dove gli austriaci lo nominarono feldmaresciallo[13][14].

La partecipazione del generale Suvorov fu determinante: i russi uscirono vincitori nelle battaglie decisive, sconfiggendo e costringendo due armate francesi a ritirarsi sui rilievi intorno a Genova[15], e facendo crollare il predominio della Francia in Italia. Con il suo esercito austro-russo di oltre 70 000 uomini, in netta superiorità numerica di fronte ai circa 27/28 000 francesi inizialmente disponibili[6][16], Suvorov obbligò dapprima il generale Jean Victor Marie Moreau ad abbandonare la difesa dell'Adda e ripiegare verso ovest; i francesi evacuarono il milanese e concentrarono i resti delle loro forze ad Alessandria, mentre gli austro-russi invasero la Repubblica Cisalpina ed entrarono a Milano il 29 aprile[14]. Nel frattempo si stava avvicinando da sud l'armata francese di Napoli guidata dal generale Macdonald, per cercare di ricongiungersi al generale Moreau; Suvorov riuscì a sbarrargli il cammino nella battaglia della Trebbia (17-19 giugno 1799), costringendolo a ritirarsi lungo la costa e a raggiungere Genova, dove ben presto confluirono anche le forze del generale Moreau che, appresa la sconfitta di Macdonald, aveva ripiegato a sua volta[17].

Occupata anche Torino e sconfitta l'ultima armata francese nella successiva battaglia di Novi, Suvorov rimase a un certo punto padrone della situazione in Italia settentrionale e deciso addirittura a marciare verso la Francia[18], ma le divisioni e le rivalità delle potenze coalizzate avrebbero ben presto favorito una ripresa delle armate rivoluzionarie: per timore che l'influenza russa in Italia diventasse eccessiva, gli alleati, facendo anche leva sulle ambizioni di Paolo I di presentarsi come liberatore della Svizzera[19], ottennero che le truppe zariste interrompessero le loro operazioni e venissero rischierate nella Confederazione, lasciando l'iniziativa nella penisola agli austriaci[20]. A Suvorov fu ordinato quindi di marciare verso nord, attraverso il passo del San Gottardo per incontrarsi con l'altro corpo di truppe russe appena condotto sulla Limmat dal generale Aleksandr Michajlovič Rimskij-Korsakov[21] e quindi affrontare l'armata del generale Andrea Massena[22].

  1. ^ Mikaberidze 2003, p. 24, nota 35.
  2. ^ Spencer C. Tucker 2009, p. 1007.
  3. ^ Coppi 1824, p. 257.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Mikaberidze63 64
  5. ^ Mikaberidze 2003, pp. 117-8.
  6. ^ a b Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Mikaberidze29
  7. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Mikaberidze43
  8. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Mikaberidze65 66
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Mikaberidze38
  10. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Botta356
  11. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore Coppi272 273
  12. ^ Coppi 1824, pp. 274-5.
  13. ^ Mikaberidze 2003, p. 19.
  14. ^ a b Mathiez e Lefebvre 1992, p. 476, Vol. II.
  15. ^ Mathiez e Lefebvre 1992, p. 490, Vol. II.
  16. ^ Chandler 1988, p. 611.
  17. ^ Mathiez e Lefebvre 1992, pp. 476-7, Vol. II.
  18. ^ Mikhail Presnukhin, La spedizione russa in Italia contro Napoleone, in Russia Beyond The Headlines, Rossiyskaya Gazeta, 20 giugno 2011. URL consultato il 17 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 24 maggio 2014).
  19. ^ Mathiez e Lefebvre 1992, p. 583, Vol. II.
  20. ^ Rettificazioni 1857, p. 42.
  21. ^ Mathiez e Lefebvre 1992, p. 491, Vol. II.
  22. ^ Giulio Rossi, Suwaroff in Svizzera, in Corriere del Ticino, 9-16 gennaio 1908. Vedi testo in Museo del Malcantone, Curio (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2014).

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