Canale di Suez

Canale di Suez
Foto del Canale di Suez ripresa dall'orbita terrestre. Fonte: ESA
StatoBandiera dell'Egitto Egitto
Lunghezza193,0 km
Mappa del fiume
Mappa del fiume

Il canale di Suez (in arabo قناة السويس?, Qanāt al-Suways) è un alveo artificiale navigabile situato in Egitto, a ovest della penisola del Sinai, tra Porto Said (Bûr Sa'îd) sul mar Mediterraneo e Suez (al-Suways) sul Mar Rosso.

Taglia l'omonimo istmo di Suez, permettendo la navigazione diretta dal Mediterraneo all'Oceano Indiano, senza la necessità di circumnavigare l'Africa sull'Oceano Atlantico lungo la rotta del capo di Buona Speranza. Il canale si estende dal capolinea settentrionale di Porto Said al capolinea meridionale di Port Tewfik nella città di Suez. La sua lunghezza è di 193,30 km (120,11 miglia), compresi i canali di accesso settentrionale e meridionale. Nel 2020, più di 18.500 navi hanno attraversato il canale (una media di 51,5 al giorno).[1]

Il canale fu inaugurato il 17 novembre 1869[2] e venne realizzato dal francese Ferdinand de Lesseps su progetto dell'ingegnere italiano di cittadinanza austriaca Luigi Negrelli e consiste di due tratte, a nord e a sud dei Laghi amari. I lavori durarono 10 anni e videro la cooperazione tra molte nazioni europee, tra le quali la Francia diede il contributo maggiore.[3] Il canale originale era a una sola corsia, con punti di passaggio nella circonvallazione di Ballah e nel Grande Lago Amaro.[4] Secondo i progetti di Negrelli, non doveva contenere sistemi di chiuse in modo che l'acqua del mare scorresse liberamente. In generale, l'acqua del canale a nord dei Laghi Amari scorre verso nord in inverno e verso sud in estate. A sud dei laghi, la corrente cambia con la marea di Suez.[5]

Nel 2014 il governo egiziano ha avviato i lavori per l'ampliamento e l'estensione della circonvallazione di Ballah per 35 km (22 miglia), al fine di accelerare il tempo di transito del canale. L'espansione intendeva quasi raddoppiare la capacità del Canale di Suez, passando da 49 a 97 navi al giorno.[6] Per un costo di 59,4 miliardi di sterline egiziane (9 miliardi di dollari), il progetto è stato finanziato con certificati di investimento fruttiferi emessi esclusivamente a enti e privati egiziani. Il "Nuovo Canale di Suez", come è stato ribattezzato l'ampliamento, è stato inaugurato con una cerimonia il 6 agosto 2015.[7]

L'Autorità del Canale di Suez ha aperto ufficialmente il nuovo canale laterale nel 2016. Questo canale laterale, situato sul lato nord dell'estensione est del Canale di Suez, serve il Terminal Est per l'attracco e lo sbarco delle navi dal terminal. Poiché l'East Container Terminal si trova sul Canale stesso, prima della costruzione del nuovo canale laterale non era possibile ormeggiare o disincagliare le navi al terminal mentre era in corso un convoglio.[8]

  1. ^ Com'è fatto il Canale di Suez, in Il Post.
  2. ^ Canale di Suez, su treccani.it.
  3. ^ M. Baratta, L. Negrelli e il Canale di Suez, Pavia, 1925.
  4. ^ (EN) "Suez Canal Authority", su suezcanal.gov.eg (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2014).
  5. ^ Elaine Morgan; Stephen Davies, The Red Sea Pilot, Imray Laurie Norie & Wilson, 1955, ISBN 9780852885543.
  6. ^ (EN) "New Suez Canal project proposed by Egypt to boost trade", su www.caironews.net. (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  7. ^ Tadros Sherine, "Egypt Opens New £6bn Suez Canal", su Sky News. URL consultato il 23 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2016).
  8. ^ "Egypt opens East Port Said side channel for navigation", su news.xinhuanet.com, Xinhua. URL consultato il 23 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2016).

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