Cascine di Busto Arsizio

Voce principale: Monumenti di Busto Arsizio.

Sul territorio comunale di Busto Arsizio risultano presenti 80 cascine, a cui si aggiungono le 36 cascine demolite.

A Busto Arsizio le prime cascine sorsero a ridosso dei tre nuclei antichi di Borsano, Sacconago e, ovviamente, Busto Arsizio; erano rare quelle localizzate in aperta campagna, che comunque sorgevano lungo le principali vie di comunicazione..

Tra il XVIII e il XIX secolo le colture presero il posto della brughiera e vennero a formarsi nuove cascine, che andarono a collocarsi principalmente nella zona nord-ovest del territorio bustese.

Le cascine più importanti che si trovavano nel catasto Teresiano nel XVIII secolo erano Cascina dei Poveri, Cascina Selvascia e Cascina Malavita nel comune di Busto Arsizio, cascina Burattana e cascina del Sole nel comune di Borsano.

Consultando invece il Catasto Cessato, nella seconda metà del XIX secolo troviamo, oltre alle già citate, le cascine Pozzi, Bordiga, Brusona, Gorla, Selvascia, Rondanina, Palazietta, Rossi, Cassinetta, Bosone, Cattabrega, Favana, Pignone, Ferrari, Maestrona, Bonsignori, Grande, Bonsciora, Malpensa, Novella, Magnaghi e le due cascine Cabianca (est e ovest) nel comune di Busto Arsizio e cascina Casarzò, Borsa, Speranza e Borghetto a Sacconago.

Tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo vennero edificate centinaia di case rurali poste all'esterno nel nucleo edificato. Con l'espansione del centro urbanizzato in seguito all'industrializzazione, questi edifici vennero assorbiti dall'abitato e cambiarono destinazione d'uso, trasformandosi in residenze operaie.


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