Cesare Battisti (1954)

Cesare Battisti a Brasilia (2009)

Cesare Battisti (Cisterna di Latina, 18 dicembre 1954) è un ex terrorista e scrittore italiano[1][2][3].

Durante gli anni di piombo, Battisti fu membro del gruppo terrorista Proletari Armati per il Comunismo. Condannato a 12 anni in primo grado per banda armata, evase dal carcere nel 1981. Successivamente è stato condannato in contumacia all'ergastolo[4] in via definitiva per quattro omicidi, due commessi materialmente e due in concorso con altri. Ha ricevuto asilo fuori dei confini italiani come rifugiato politico e ha svolto l'attività di scrittore di romanzi di genere noir[5].

Prima della sua ammissione di colpevolezza, avvenuta nel marzo del 2019[6][7], Battisti aveva sempre affermato la propria innocenza per quanto riguardava gli omicidi.[8] Trascorse la prima fase della sua latitanza in Messico e in Francia, dove beneficiò a lungo della dottrina Mitterrand, si sposò ed ebbe due figlie, ottenendo la naturalizzazione[9], poi revocata prima di ottenere il passaporto, infine in Brasile dal 2004 al 2018.

Fu arrestato nel paese Sudamericano nel 2007 e rimase in carcere fino al 9 giugno 2011 per ingresso illegale nel paese con documenti falsi.[10] Ha scontato in totale circa sette anni di carcere.[11] Inizialmente gli fu concesso lo status di rifugiato, poi revocato. Il 31 dicembre 2010 il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva annunciò il rifiuto dell'estradizione in Italia e concesse il diritto d'asilo e il visto permanente (status di "residente permanente"). Il governo della nuova presidente del Brasile Dilma Rousseff negò di nuovo l'estradizione nel 2011.[12]

Michel Temer, divenuto nuovo presidente del Brasile, firmò l'ordine di estradizione nel 2018 e da quel momento Battisti ritornerà latitante.[13] Venne arrestato il 12 gennaio 2019 in Bolivia, da una squadra dell'Interpol (team composto da Polizia italiana, Criminalpol e Antiterrorismo)[14] e il 14 gennaio è stato trasferito in Italia dove sta scontando l'ergastolo[15], attualmente nel carcere di Massa - Carrara. Il 25 marzo 2019 ammise per la prima volta le proprie responsabilità per i crimini imputatigli: si dichiarò colpevole di tutti i reati per cui è stato condannato e chiese scusa ai familiari delle vittime.[16] Nell'agosto 2020 anche l'ex presidente del Brasile, Lula, ha chiesto scusa ai familiari delle vittime sostenendo di aver sbagliato nel dare asilo politico a Battisti, scuse estese agli italiani in un'intervista televisiva nell'aprile del 2021.[17][18]

  1. ^ Battisti, giudice conferma l'arresto. L'ex terrorista: "Non temo l'estradizione", in la Repubblica, 5 ottobre 2017. URL consultato il 7 ottobre 2017.
  2. ^ F. Q., Cesare Battisti, decisi la libertà provvisoria e obbligo di firma per l’ex terrorista, in il Fatto Quotidiano, 7 ottobre 2017. URL consultato il 7 ottobre 2017.
  3. ^ Luca Romano, Battisti brinda in aeroporto: l'ex terrorista è già a casa, in il Giornale, 7 ottobre 2017. URL consultato il 7 ottobre 2017.
  4. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore sentenza
  5. ^ Testo della sentenza della Corte di Appello di Assise di Milano (PDF), su vittimeterrorismo.it. URL consultato il 20 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2012).
  6. ^ Cesare Battisti si dichiara colpevole degli omicidi per cui è stato condannato: “Chiedo scusa”, su LaStampa.it. URL consultato il 28 marzo 2019.
  7. ^ Cesare Battisti ora ammette i 4 omicidi: «Era una guerra»Perché resta un irriducibile, su Corriere della Sera, 25 marzo 2019. URL consultato il 26 marzo 2019.
  8. ^ Cesare Battisti - Il latitante più ricercato d'Italia, su dailymotion.com.
  9. ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore lorusso
  10. ^ Battisti: Doppio no brasiliano a estradizione, già libero.
  11. ^ maria.mento, Cesare Battisti, le prime parole dal carcere di Oristano: “Sono malato. Sono cambiato”, in newnotizie.it, 15 gennaio 2019. URL consultato il 10 maggio 2019.
  12. ^ Battisti, Roussef scrive a Napolitano"Ecco i motivi del no all'estradizione", su repubblica.it, 28 gennaio 2011. URL consultato il 1º febbraio 2022.
  13. ^ Il presidente del Brasile Michel Temer ha ordinato l'estradizione di Cesare Battisti, su Il Post, 15 dicembre 2018. URL consultato il 1º febbraio 2022.
  14. ^ , Andrea Galli, Arrestato Cesare Battisti in Bolivia Preso a Santa Cruz, in Corriere della Sera, 13 gennaio 2019. URL consultato il 13 gennaio 2019.
  15. ^ Terrorismo, i giudici di Milano confermano l'ergastolo a Cesare Battisti, su Repubblica.it, 22 maggio 2019. URL consultato il 22 maggio 2019.
  16. ^ Cesare Battisti ha confessato i quattro omicidi, su ilgiornale.it, 25 marzo 2019. URL consultato il 10 aprile 2021.
  17. ^ Lula: "Fu un errore concedere l'asilo politico in Brasile a Cesare Battisti, chiedo scusa ai familiari delle vittime". Alberto Torregiani: "Non ce ne facciamo nulla", su tgcom24.mediaset.it, 21 agosto 2020. URL consultato il 24 agosto 2020.
  18. ^ Lula chiede scusa agli italiani: "Su Battisti ho sbagliato", su la Repubblica, 9 aprile 2021. URL consultato l'11 maggio 2021.

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