Che cosa significa orientarsi nel pensiero?

Che cosa significa orientarsi nel pensiero (Was heißt: Sich im Denken orientiren?) è uno degli scritti "popolari" di Immanuel Kant pubblicati sulla Berlinische Monatsschrift, l'organo dell'illuminismo berlinese. É uno dei tre scritti[1] composti da Kant nel 1786 con l'intento da parte dell'autore di prendere la parola nella cosiddetta "controversia sul panteismo" (Pantheismusstreit) o sullo spinozismo (Spinozismusstreit) che infiammava il dibattito filosofico di allora.[2]

Kant ritratto da Johann Gottlieb Becker (1720-1782)

In particolare, Friedrich Jacobi[3] mosse una critica contro la posizione assunta da Lessing nei confronti dello spinozismo, "vale a dire quella concezione razionale del divino che, stabilendo l'equazione Deus sive Natura, approdava al principio dell'"Uno-Tutto", e al panteismo, ovvero all'ateismo e al fatalismo" (questa sequenza di ragionamenti fu apostrofata da Kant come una "imperiosa sentenza"). Il dibattito, però, andò ad espandersi verso un tema ricorrente dell'illuminismo ovvero il rapporto tra fede e ragione.

  1. ^ Gli altri sono Einige Bemerkungen zu L. H. Jakob's Prüfung der Mendelssohn'schen Morgenstunden (Alcune osservazioni sulla recensione di L. H. Jakob all'opera di Moses Mendelssohn "Le ore del mattino. Lezioni sull'esistenza di Dio") e De medicina corporis, quae philosophorum est (Sulla guarigione del corpo, per quanto è affare dei filosofi.
  2. ^ Frederick C. Beiser, The Fate of Reason: German Philosophy from Kant to Fichte, Cambridge (MA), Harvard University Press, 1987: Cap 2, "Jacobi and the Pantheism Controversy", Cap. 3: Mendelssohn and the Pantheism Controversy"; Cap. 4: "Kant, Jacobi, and Wizenmann in Battle", pp. 44-126.
  3. ^ Lettere sulla dottrina di Spinoza a Mosè Mendelssohn (1785). Trad. it. di F. Capra e V. Verra, Laterza, Bari 1969.

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