Claudio Achillini

Incisione di L. Pecini Vene, in Le glorie degli Incogniti

Claudio Achillini (Bologna, 18 settembre 1574Bologna, 1º ottobre 1640) è stato un giurista e scrittore italiano, uno dei più noti poeti marinisti.

Ritenuto uno dei personaggi più in vista dopo Giovan Battista Marino (del quale si professò grande amico ed estimatore), Claudio Achillini ebbe una vita tutt'altro che segnata dalle traversie: docente di diritto il più celebrato degli Studi di Bologna, Ferrara, Parma, notissimo e ammiratissimo in tutta Italia, subì anche lui, col mutare del gusto a partire dagli anni ottanta del XVII secolo, un progressivo e inesorabile ridimensionamento.

Ma mentre per il Marino la (parziale) rivalutazione è ormai un fatto, l'Achillini sembra non poter godere di una simile rinascita critica per precisi limiti di poetica. Mentre le sue "manierone bizzarre" (secondo la definizione di Francesco Fulvio Frugoni) sembrano anticipare, sia pure un po' goffamente, la maniera dei barocchisti della seconda metà del secolo, il suo gioco non presenta le attrattive tecniche trascendentali di molti suoi colleghi marinisti e men che meno è capace delle insospettate profondità di cui parte consistente della poesia di quella maniera è stata, nonostante le apparenze, capace.

Di lui sopravvivono (di un canzoniere non ricchissimo) taluni sonetti-ritratto dedicati alla donna "multiplamente predicata" secondo la maniera propria di questa corrente. Pochissimo (e ben poco di interessante, o di leggibile) sopravvive della sua allora osannatissima produzione teorica giuridica.


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