Cliffhanger (narrativa)

Il cliffhanger (traducibile con finale sospeso) è un espediente narrativo usato in letteratura, nel cinema, nelle serie televisive o nelle opere videoludiche, in cui la narrazione si conclude con una interruzione brusca in corrispondenza di un colpo di scena o di un altro momento culminante caratterizzato da una forte suspense. In genere un cliffhanger conclude un episodio (per esempio di una serie televisiva, o di una storia a fumetti o romanzo a puntate), con l'intento di indurre nel lettore o nello spettatore una forte curiosità circa gli sviluppi successivi (e quindi il desiderio di acquistare il volume seguente o di guardare la puntata successiva).[1]

Il concetto di una pausa narrativa in corrispondenza di un momento di tensione, in termini generali, ha origini molto antiche: uno dei più illustri riferimenti a questo espediente è il capolavoro della letteratura persiana Le mille e una notte. Tuttavia il termine, entrato nell'uso in italiano come neologismo, è riferito soprattutto alle serie televisive; e più specificamente, si riferisce normalmente all'uso di questa tecnica negli episodi di "fine stagione". Letteralmente, l'espressione inglese "cliffhanger" indica chi "rimane appeso a un precipizio", una situazione che rappresenta uno stereotipo della suspense nei film e telefilm d'azione[2][3].

  1. ^ (EN) Mary Ellen Snodgrass, Encyclopedia of the Literature of Empire, Infobase Publishing, 2010, ISBN 978-1-4381-1906-9. URL consultato il 28 marzo 2022.
  2. ^ (EN) Condé Nast, Tune in Next Week, su The New Yorker, 23 luglio 2012. URL consultato il 28 marzo 2022.
  3. ^ (EN) Francesca Steele, Cliffhangers poised to make Dickens a serial winner again, in The Times. URL consultato il 28 marzo 2022.

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