Conquista giapponese della Birmania

Conquista giapponese della Birmania
parte del teatro del Pacifico della seconda guerra mondiale
Un'immagine simbolica della temporanea vittoria del Giappone; soldati nipponici osservano il grande Buddha di Rangoon
Data20 gennaio - 16 maggio 1942
LuogoBirmania
EsitoVittoria strategica giapponese
Schieramenti
Comandanti
Effettivi
~ 60 000 uomini[3]Bandiera del Giappone ~ 125 000 uomini[4]
Bandiera della Thailandia 90 000 uomini
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La conquista giapponese della Birmania avvenne a opera dell'Esercito imperiale nipponico tra il gennaio e il maggio 1942. La Birmania, all'epoca colonia del Regno Unito, rientrava nei piani militari dell'Impero giapponese in quanto offriva l'opportunità di attaccare da sud la Cina di Chiang Kai-shek e di fungere da base per un successivo assalto all'India britannica.

Le truppe anglo-indiane, al comando dei generali Archibald Wavell e Harold Alexander, supportate dai reparti dell'Esercito nazionalista cinese guidate dal generale statunitense Joseph Stilwell, non seppero opporsi efficacemente all'offensiva nipponica a causa della rapidità dell'avanzata avversaria e del forte appoggio aereo di cui godevano i giapponesi. Alla metà di maggio del 1942 quasi tutta la Birmania era caduta, e per molto tempo la minaccia nipponica gravò sull'India.

  1. ^ Tosti, p. 15. La Thailandia si era alleata al Giappone all'inizio del dicembre 1941, per poi dichiarare guerra a Stati Uniti e Regno Unito il 25 gennaio 1942.
  2. ^ Il generale statunitense era al comando delle truppe cinesi inviate da Chiang Kai-Shek in qualità di capo di stato maggior di questi; Gennaio 1942, su libero.it. URL consultato il 16 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2011).
  3. ^ AA.VV. 2000, pag. 149; dato riferito al maggio-giugno 1942.
  4. ^ Tosti, pag. 7.

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