Contributo straordinario per l'Europa

Con la denominazione "Contributo straordinario per l'Europa", meglio conosciuta come "eurotassa", viene indicata un'imposta approvata dal Governo Prodi I il 30 dicembre 1996 con un decreto di fine anno che implicava una manovra tributaria di 4 300 miliardi di lire[1], necessari per ridurre il disavanzo dello Stato dello 0,6% per consentire il rispetto dei parametri di Maastricht[2] ai conti pubblici italiani, permettendo conseguentemente l'ingresso dell'Italia nell'area euro.

  1. ^ La storia del governo Prodi, su repubblica.it, La Repubblica, 9 ottobre 1998. URL consultato il 27 agosto 2009.
  2. ^ Il bilancio dello stato italiano doveva rientrare al di sotto del limite del 3% dato dal rapporto tra deficit e prodotto interno lordo.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search