Coriolano Malingri di Bagnolo | |
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Conte di Bagnolo | |
In carica | 1822-1855 |
Predecessore | Giovanni Battista Luigi Malingri di Bagnolo |
Successore | Giovanni Battista Olderico Malingri di Bagnolo |
Nome completo | Guglielmo Amedeo Coriolano Malingri di Bagnolo |
Nascita | 17 agosto 1790 |
Morte | 17 giugno 1855 |
Padre | Giovanni Battista Luigi Malingri di Bagnolo |
Madre | Camilla Maria Laura D'Oria di Cirié |
Consorte | Barbara Capris di Cigliè |
Figli | Luisa Laura Minervina Giovanni Battista Olderico Maria Ottavia |
Coriolano Malingri di Bagnolo | |
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Senatore del Regno di Sardegna | |
Durata mandato | 28 dicembre 1849 – 17 giugno 1855 |
Legislatura | dalla IV (nomina 18 dicembre 1849) alla V |
Tipo nomina | Categorie: 20, 21 |
Incarichi parlamentari | |
Cariche:
Commissioni:
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Destra storica |
Università | Università di Torino |
Firma | ![]() |
Il conte Guglielmo Amedeo Coriolano Malingri di Bagnolo (Torino, 17 agosto 1790 – Torino, 17 giugno 1855) è stato un traduttore, poeta e politico italiano. Fu senatore del Regno di Sardegna.
È noto principalmente per la sua opera di traduzione dei classici greci: fu infatti il primo traduttore integrale in versi delle commedie di Aristofane e il secondo traduttore italiano delle Argonautiche.
Come poeta lirico, si dedicò alla composizione di canzoni d'occasione e, sulla scia degli Inni Sacri del Manzoni, scrisse I Sacramenti, che ricevettero apprezzamento dai contemporanei. Allievo prima dell'abate di Caluso, poi di Carlo Boucheron, coltivò rapporti con importanti letterati del suo tempo, tra cui Alessandro Manzoni[1]. Fu amico intimo della poetessa Diodata Saluzzo Roero, di cui curò l'edizione postuma delle Poesie del 1843[2].
Sua figlia Luisa Minervina sposò Gustavo Ponza di San Martino e suoi nipoti furono i generali Coriolano Ponza di San Martino e Cesare Ponza di San Martino.
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