Corona solare

La corona solare durante un'eclisse

La corona solare è la parte più esterna dell'atmosfera del Sole.

Formata da gas (soprattutto idrogeno) e vapori provenienti dagli strati sottostanti dell'atmosfera solare, si estende per milioni di chilometri; la corona è stata rilevata nel 2021 dalla sonda Parker Solar Probe che è passata attraverso di essa: è di forma molto approssimativamente sferica ma estremamente caotica con una estensione che va da 19,7 a 18,4 raggi solari a causa delle linee magnetiche generate dall'interazione delle celle sottostanti che producono un fenomeno ("switch backs") in continua instabilità che piega ed attorciglia estremamente i campi magnetici deformando la corona variabilmente[1].

La corona è visibile, assieme alla cromosfera, durante le eclissi solari totali, o con l'ausilio di un apposito strumento, il coronografo.[2]: essendo estremamente calda (fino a milioni di gradi Celsius), la materia in essa contenuta è sotto forma di plasma[3]. Il meccanismo che la riscalda non è perfettamente compreso, ma una parte rilevante è sicuramente giocata dal campo magnetico solare, mentre il motivo della sua normale invisibilità ad occhio nudo è che è estremamente tenue.

L'elevata temperatura della corona determina le insolite righe spettrali, che indussero a pensare nel XIX secolo, che l'atmosfera solare contenesse un elemento chimico ignoto, che fu denominato "coronio". Queste righe spettrali erano invece dovute alla presenza di ioni di ferro che avevano perso 13 elettroni esterni (Fe-XIV), processo di fortissima ionizzazione che può avvenire soltanto a temperature del plasma superiori a 106 kelvin.[4] In effetti, che il Sole avesse una corona a un milione di gradi fu scoperto per la prima volta da Walter Grotrian nel 1939 e da Bengt Edlén nel 1941, in seguito all'identificazione delle righe coronali (osservate sin dal 1869) come transizioni di livelli metastabili di metalli altamente ionizzati (la riga verde del FeXIV a 5303 Å, ma anche la riga rossa del FeX a 6374 Å).

  1. ^ https://www.nasa.gov/content/goddard/parker-solar-probe
  2. ^ Teodoro Roca Cortés, LA CORONA SOLAR ESPECIAL SOL-TIERRA, su iac.es, Instituto de Astrofísica de Canarias.
  3. ^ La corona solare, su bo.astro.it, consultato il 17/03/2009. URL consultato il 17 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2009).
  4. ^ M. J. Aschwanden, Physics of the Solar Corona. An Introduction, Praxis Publishing Ltd., 2004, ISBN 3-540-22321-5.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search