Cosmologia del plasma

Hannes Alfvén usò i risultati di laboratorio sull'invarianza di scala del plasma per estrapolare le dimensioni della struttura a grande scala dell'universo.[1]

La cosmologia del plasma, o teoria dell'ambiplasma o cosmologia di Alfvén-Klein, molto spesso riconosciuta più semplicemente come la teoria dell'universo elettrico, è un modello cosmologico proposto dagli anni '60 in poi dal premio Nobel per la fisica Hannes Alfvén, assieme a Oskar Klein e Carl-Gunne Fälthammar[2][3], la cui caratteristica principale è l'affermazione che, nella struttura a grande scala dell'universo, i fenomeni di natura elettromagnetica giocano un ruolo altrettanto importante di quello della gravitazione; è un modello di cosmologia non standard[4], alternativo al modello standard del Big Bang.[3]

L'universo, in questa teoria chiamato anche metagalassia, sarebbe eterno, e si genererebbero sempre nuove stelle al posto di quelle esaurite. Il plasma è composto da materia (protoni, neutroni ed elettroni) ed energia (principalmente fotoni, la particella della luce, che funge da mediatore della forza elettromagnetica) altamente ionizzate. Utilizzando la simmetria materia-antimateria come punto di partenza, Alfvén ha suggerito che, dal fatto che la maggior parte dell'universo locale è composto da materia e non da antimateria, potrebbero esserci grosse bolle di materia e antimateria che globalmente si bilanciano (in ciò che egli definiva un "ambiplasma"). Pochi documenti sulla cosmologia del plasma sono stati pubblicati su riviste importanti fino agli anni 1990. Nel 1991, Eric J. Lerner[5], un ricercatore indipendente in fisica del plasma e fusione nucleare, ha scritto un libro divulgativo di supporto alla cosmologia del plasma dal titolo Il Big Bang non c'è mai stato.

Si presume esplicitamente che la materia e l'energia siano sempre esistite, o almeno che la materia si sia formata in un periodo così lontano nel passato da essere per sempre al di là dei metodi empirici di indagine dell'umanità.[3] Mentre la cosmologia del plasma non ha mai avuto il sostegno della maggior parte degli astronomi o fisici, un piccolo numero di ricercatori del plasma hanno continuato a promuovere e sviluppare l'approccio, e a pubblicare “Transactions on Plasma Science” in numeri speciali dell'Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE).[6]

Le difficoltà di questo modello furono ben presto evidenti. L'annichilazione materia-antimateria emerge nella produzione di fotoni ad alta energia che tuttavia non sono stati rilevati. Il Big Bang, se accettato, sarebbe solo uno di questi scontri. Come la teoria dello stato stazionario, la cosmologia del plasma implica un forte principio cosmologico perfetto, che presuppone che l'universo sia isotropo e omogeneo nel tempo e nello spazio, e come la teoria del multiverso (inflazione eterna, teoria M) afferma che il Big Bang sia solo una parte della "creazione" o dell'espansione della materia e dello spazio infinito pre-esistente (non un universo intero ma in una parte dell'universo osservabile), avvenuta non 13,8 miliardi di anni fa, ma in un'epoca più antica, risolvendo anche il problema della sintonia fine.

«L'esplosione di questa epoca, dieci o venti miliardi di anni fa, scagliò verso l'esterno il plasma da cui quindi si formarono le galassie: nell'espansione di Hubble. Però questo non fu assolutamente un Big Bang in grado di generare la materia, lo spazio e il tempo. Fu solamente un «big bang», un'esplosione in una parte dell'universo. Alfvén per primo ammette che questa spiegazione non è la sola possibile. «Il punto significativo» egli sottolinea «è che vi sono alternative al Big Bang».»

  1. ^ Hannes Alfvén, On hierarchical cosmology, in Astrophysics and Space Science, vol. 89, n. 2, 1983, pp. 313–324, Bibcode:1983Ap&SS..89..313A, DOI:10.1007/bf00655984.
  2. ^ New Scientist, 28 Marzo 1992, p.24
  3. ^ a b c Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore <ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatore rispo
  4. ^ È descritto come tale da sostenitori e critici. Nel numero di febbraio 1992 di Sky & Telescope ad esso dedicato, Anthony Peratt lo descrive come un "quadro non standard". Il Big Bang con il modello Lambda-CDM è tipicamente descritto come il "modello di concordanza", "modello standard" o "paradigma standard" della cosmologia.
  5. ^ Lerner 1991.
  6. ^ Vedi IEEE Transactions on Plasma Science, pubblicati nel 1986, 1989, 1990, 1992, 2000, 2003, e Annuncio del 2007 Archiviato il 28 settembre 2007 in Internet Archive. qui
  7. ^ Citato da T. Grant e A. Woods, La rivolta della ragione, capitolo 8

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search