Crisi del maggio 1958 in Francia

Putsch di Algeri
parte della Guerra d'Algeria
Data13 - 29 maggio 1958
LuogoAlgeri (Algeria)
CausaInsoddisfazione dei militari nei confronti del governo francese riguardo all'indipendenza dell'Algeria
EsitoRitorno al potere del generale Charles De Gaulle, fine della Quarta repubblica e instaurazione della Quinta repubblica
Schieramenti
Reparti dell'esercito dissidenti
Funzionari coloniali
Supporto da:
Partito gollista
Quarta repubblica francese
Comandanti
Effettivi
500 000 uomini[1]300 000 uomini[1]
Perdite
NessunaNessuna
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La Crisi del maggio 1958 in Francia, anche nota come il Putsch di Algeri o il Golpe del 13 maggio, è stata una crisi politica in Francia nel corso dei tumulti della Guerra d'indipendenza algerina (1954-1962). Si ritiene che tale evento portò, assieme ad altri fattori, al collasso della Quarta repubblica francese e all'instaurazione della successiva Quinta repubblica francese guidata dal Generale francese Charles de Gaulle, il quale tornò al potere dopo un'assenza dalla scena politica di 12 anni.

La crisi iniziò con una rivolta di carattere politico ad Algeri il 13 maggio 1958, per poi mutare in un colpo di Stato militare guidato da una coalizione guidata dal parlamentare e ufficiale paracadutista in riserva Pierre Lagaillarde, i Generali francesi Raoul Salan, Edmond Jouhaud, Jean Gracieux e Jacques Massu, e dall'Ammiraglio e Comandante della Flotta del Mediterraneo Philippe Auboyneau.

Il colpo di Stato fu sostenuto dal Generale ed ex-Governatore coloniale dell'Algeria, Jacques Soustelle e gli attivisti a lui vicini.

Il colpo di Stato ebbe l'obbiettivo di opporsi alla formazione del nuovo governo guidato dal Primo ministro Pierre Pflimlin e per forzare un cambio di politiche che fossero maggiormente a favore dei partigiani di destra dell'Algeria francese.


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