Crisi finanziaria del 2007-2008

Persone in coda fuori da una filiale di Northern Rock nel Regno Unito per ritirare i propri risparmi durante la crisi finanziaria.

La crisi finanziaria del 2007-2008 è stata una crisi finanziaria mondiale segnata da una crisi di liquidità e talvolta da crisi di solvibilità sia a livello di banche e Stati, sia da una scarsità di credito alle imprese. Iniziata nel luglio 2007, ha le sue origini nella deflazione delle bolle dei prezzi (compresa la bolla immobiliare americana degli anni 2000) e nelle perdite significative delle istituzioni finanziarie causate dalla crisi dei subprime. Fa parte della “Grande recessione” iniziata nel 2008 e i cui effetti si fanno sentire oltre il 2010. La crisi finanziaria dell'autunno 2008 ha amplificato il movimento e ha causato un calo dei prezzi di borsa e il fallimento di diversi istituti finanziari. Per evitare una crisi sistemica, gli Stati devono intervenire e salvare molte banche che provocheranno una crisi del debito pubblico prima in Islanda e poi in Irlanda. Inoltre, provoca una recessione che colpisce l'intero pianeta. Le finanze pubbliche sono state pesantemente tese per risolvere questa crisi. Il deficit pubblico si è ampliato in molti paesi, dopo un calo del prodotto interno lordo globale del 2,2% nel 2009[1].

Gravemente colpite dai loro errori gestionali, le banche francesi sono portate ad una notevole ristrutturazione, con il contributo finanziario dello Stato.

Questa crisi sta provocando un movimento a favore di una migliore regolamentazione del sistema bancario e finanziario. Negli Stati Uniti, sotto la pressione dell'opinione pubblica e di esperti come Paul Volcker, è stata adottata la regola Volcker per evitare che una crisi simile si ripetesse. È dubbio che le misure adottate abbiano migliorato la sicurezza bancaria collettiva, soprattutto nell'Unione europea[2].

Soprattutto da quando la crisi continua. In alcuni paesi come la Cina, il prestito bancario è cresciuto notevolmente[3]. Inoltre, all'inizio del 2010, l'afflusso di liquidità ha sollevato i timori dello scoppio di nuove bolle nel settore immobiliare cinese, nelle borse, nei titoli di Stato e nei metalli[4]. In Europa, la crisi del debito pubblico ha spesso, soprattutto nel caso irlandese, la crisi finanziaria come sfondo.

  1. ^ La Banque mondiale prédit une «reprise précaire» en 2010 Archiviato il 29 gennaio 2010 in Internet Archive., Libération 21 janvier 2010
  2. ^ (FR) La règle Volcker contre la spéculation bancaire aux États-Unis va être assouplie, su La Tribune. URL consultato l'8 maggio 2019.
  3. ^ Alain Faujas, «Les bulles spéculatives menacent à nouveau» Le Monde del 22/01/2010.
  4. ^ Alain Faujas, «Les bulles spéculatives menacent à nouveau», Le Monde du 22/01/2010.

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search