Cristianesimo celtico

Antica chiesa nel villaggio di Fleet, in Inghilterra

Il cristianesimo celtico è il cristianesimo praticato nelle Isole britanniche e in alcune parti del continente europeo: Irlanda, Scozia, Inghilterra, Galles, Cornovaglia, Isola di Man, Bretagna, Germania e Italia. Questo cristianesimo si costituì grazie ai primi missionari provenienti dalle Chiese di Gerusalemme, di Efeso e dell’Egitto nel 37 d.C. e da esso deriva la Chiesa celtica (nota anche come Chiesa britannica antica, Chiesa cattolica celtica, Chiesa culdee). La diffusione del cristianesimo in queste terre avvenne ulteriormente con le missioni di san Patrizio, san Niniano e di altri monaci dal V secolo. In Scozia fu invece portato da una missione del 563. La Chiesa celtica, fin dalle sue origini, fu l’unica realtà religiosa nelle isole fino allo sbarco sulle sue coste, nel VI secolo, dei delegati del clero romano. Nell'Inghilterra anglosassone, dal 635 fino al Sinodo di Whitby nel 664, fu fatto un tentativo di unificazione forzata con la Chiesa romana. L’intento di Roma, di dominio assoluto su tutto il cristianesimo compreso quello celtico, non riuscì completamente e infatti l’autorità papale non ebbe successo per diversi secoli.


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